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Tra calcio e mercato - Ranocchia al bivio. E un retroscena estivo riscatta Pereira

di Luca Pessina

Gennaio entra nel vivo e così anche il mercato dell’Inter, che non è ancora decollato, ma inizia a muovere le prime pedine. Chi pensa alla squadra spendacciona in grado di colpi ad effetto per rinforzare la rosa rimarrà deluso dalla sessione in corso. Thohir è stato chiaro, si compra solo dopo aver ceduto. Che si tratti di operazioni low cost o di colpi di prima fascia. Così per un’idea Hernanes (contatti con la Lazio per il Profeta ci sono stati) doveva corrispondere un’uscita di Guarin, che non si è concretizzata, anche per le richieste spropositate del giocatore. I dirigenti hanno capito il messaggio del tycoon e si apprestano a sfoltire la rosa per quei pochi innesti che serviranno a rendere un po’ più felice Mazzarri. 

E se il Guaro è sempre più vicino alla permanenza, chi potrebbe lasciare (con la speranza di farsa cassa e poter reinvestire su un colpo importante) è Ranocchia. C’è stato un contatto con il Borussia Dortmund (alla ricerca disperata di un centrale). Il club tedesco però non è in vena di regali e potrebbe mettere sul piatto circa 9 milioni per il difensore, poco per l’Inter, che forse chiede troppo per un giocatore in scadenza a giugno 2015. In estate infatti in tanti si preparano per il colpo. Conte vorrebbe fortemente il difensore e aspetta un passo falso dei nerazzurri per approfittarne. Il Galatasaray era interessato, ma Ranocchia non era del tutto convinto della pista turca e tutto è morto sul nascere (era comunque alta la richiesta fatta dall’Inter). 

I movimenti minori vedono Wallace verso il ritorno a Londra, Belfodil vicino alla partenza, con West Ham più lontano, Sassuolo sempre speranzoso (oggi il ds Bonato a FcInterNews ha detto che non ci sono stati passi avanti concreti) e Qpr ancora in corsa. 

Sirene brasiliane invece per Pereira, con l’agente che apre al Sudamerica e al San Paolo, ma non solo (anche il Gemio e un’altra squadra paulista hanno fatto un sondaggio, ma partono dietro). L’OM sembra in ritardo e potrebbe non essere la meta preferita del Palito. La formula però parla di prestito, con o senza riscatto, semestrale o annuale, ma comunque non di cessione a titolo definitivo in grado di portare milioni utili alla campagna di rafforzamento (al massimo un risparmio sull’ingaggio). Interessante un retroscena sull’esterno ex Porto, che in estate è stato una idea per la Juve di Conte. Proprio il tecnico ha pensato di poter far risorgere (calcisticamente parlando) l’uruguaiano. C’è stata un’idea scambio con Matri. Un'ipotesi, poco più, mai andata a buon fine (forse l’attaccante allora non interessava). Ormai è passato.  

Con i due esterni in uscita si può finalmente parlare di innesto, perché si è creato lo spazio e la necessità di un giocatore nel reparto, così D’Ambrosio si avvicina ulteriormente a Milano. Il giocatore ha scelto l’Inter e Mazzarri, il Toro e i nerazzurri non si trovano però d’accordo su Botta (salgono le possibilità che resti fino a fine stagione). E allora si è pensato a Olsen, che ha detto no, e non è la prima volta che il danese si oppone a una cessione. Sembra che si possa comunque trovare un accordo, magari last minute, per l’immediato, per il bene di tutti. Benassi e Duncan restano nomi possibili, la trattativa è in evoluzione costante...

Così le uscite fanno partire il mercato dell’Inter, seppur low profile, lontano dai fasti, ma è pur sempre mercato. Il colpo grosso forse dovrà aspettare giugno, intanto l’Inter procede con le uscite e Mazzarri aspetta, ora,  un po' più speranzoso. 
 


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