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Tra calcio e mercato - Sorprese dietro l'angolo e una procura che conta

di Luca Pessina

L’Inter si riprende dopo la doppia trasferta a Genova e Parma, sulla carta ostica, ma che ha regalato gioie ai nerazzurri in crisi di risultati e che porta 6 punti chiave nella corsa al quinto posto (con occhi sul quarto occupato dalla Fiorentina). Mentre Mazzarri prepara, anche col saluto di Moratti (in attesa dell’arrivo di Thohir), la sfida con il Napoli, il mercato fa tappa a Madrid. Il ds Ausilio ha visto le due sfide tra Atletico-Chelsea e Real-Bayern, prima di essere raggiunto dal presidente in persona, che giura di non aver parlato di trattative con Florentino Perez. 

Una trasferta fruttuosa dal punto di vista dei contatti, ma con trattative complicate, alcune complicatissime, in vista di giugno. 

La prima sera occhi puntati sul Chelsea, dove hanno giocato i due pallini interisti Obi Mikel e Torres. Non è la prima volta che i due vengono visionati in questa stagione, restano obiettivi reali, ma ancora lontani. Il centrocampista nigeriano è il primo della lista per gradimento della dirigenza, ma i costi sono proibitivi. Per questo è stato bloccato e manca solo il sì definitivo per Nilton. Senza escludere del tutto l’arrivo di entrambi a Milano, magari con un’apertura dei Blues al prestito del mastino africano. Resta il fatto che ad oggi il brasiliano del Cruzeiro è ad un passo, mentre scendono le quotazioni di Mikel. L’attaccante spagnolo invece resta il terzo tra le preferenze per il reparto offensivo. Se Dzeko è un sogno, al momento, impossibile, El Niño è stato scavalcato anche dal giovane Morata. Nel caso in cui gli assalti al bomber del Real andassero a vuoto, si potrebbe definire comunque il più accessibile. Il Chelsea lo può prestare e anche contribuire all’ingaggio (faraonico). Il tutto si giocherà su quanto sarà disposto a pagare il club inglese, con Mou che non vede l’ora di liberare uno spazio per nuovi acquisti (anche Demba Ba è stato proposto, ma resta sullo sfondo).

Più decisi i contatti con il Real, prima con Ausilio e poi con il presidente in persona. Casemiro ad oggi è solo un’ipotesi per la mediana. Su di lui ci sono vari club spagnoli, che lo chiedono in prestito (opzione che il Real preferisce) e la volontà di trattenerlo a Madrid da parte della dirigenza. I nerazzurri ci avevano provato già a gennaio, con i buoni rapporti con l'agente Joseph Lee, ma senza accelerate. E allora tutti gli sforzi vanno per Morata, che spesso viene indicato come erede di Icardi, ma il sogno è quello di vederli assieme nell’attacco nerazzurro. Ci sono stati approcci concreti con l’entourage, composto dall’agente spagnolo Juanma Lopez e Beppe Bozzo, che ha preso la procura per l’Italia. Per ora la risposta del club è no, ma non è escluso che gli spagnoli si possano ammorbidire col tempo (soprattutto inserendo la famosa clausola di recompra). Il no che più spaventa è quello del giocatore, non del tutto convinto nel lasciare le Merengues per un club che non gioca la Champions. Importantissimo comunque che un agente vicino al club nerazzurro come Bozzo abbia preso la procura, segnale che qualcosa di concreto si muove e non si tratta solo di un’ipotesi remota il suo approdo in Serie A. La Juve però è sullo sfondo, come l’Arsenal, e spaventa (avendo anche i bianconeri relazioni favorevoli con l’agente e lavorando molto sottotraccia). 

Ausilio torna a Milano senza aver chiuso colpi, ma mettendo mattoncini utili per trattative intricate. Il mercato passa da Madrid, anche se l'obiettivo Morata sembra più lontano del ripiego Torres. Allo stesso modo Casemiro-Mikel sono sogni difficili da realizzare, con la realtà che si chiama Nilton, almeno per ora, in attese di sorprese. Dietro l'angolo...



 


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