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Vita da Monella - La 'caduta' di stile e i tre leoni nerazzurri

di Alessandra Stefanelli

Non ci sono altri termini per definire quanto accaduto durante il compleanno di Mauro Icardi se non 'caduta di stile'. Per quelli che ancora fossero stati risparmiati dalla conoscenza di questo episodio discutibile, durante la festa del bomber nerazzurro uno dei suoi agenti, Pino Letterio, si è lasciato immortalare in un video in cui strappa una foto di Diego Milito. Un gesto profondamente insensato, immotivato e di pessimo gusto. Un video prontamente diffuso attraverso i social network, alla mercè di tutti quei tifosi che giustamente non hanno accettato che un idolo indiscusso come il Principe fosse schernito così dall'entourage di un giocatore che ha ancora tutto da dimostrare. Il tutto proprio nella settimana in cui Maurito aveva finalmente iniziato a far parlare il campo dopo mesi di tweet bollenti e di cronache patinate.

Da Diego Milito - ma non solo lui nello spogliatoio nerazzurro - c'è infatti soltanto da imparare. Il Principe ha fatto di tutto per tornare in campo dopo un infortunio decisamente più grave di quello patito da Icardi (che comunque, va detto, non ha colpe per una caduta di stile del suo entourage) e, nonostante le evidenti difficoltà di una condizione che difficilmente tornerà quella di un tempo, dimostra di dare sempre tutto in campo. Un esempio come lo è Walter Samuel, che alla sua età e con la quasi certezza di andar via a fine stagione scende in campo con la grinta del ragazzino che ancora deve dimostrare tutto. E lui, con il suo passato e il suo palmares, certamente non ha più nulla da dimostrare.

Un esempio come lo è Javier Zanetti, che sebbene non veda il campo ormai dal 9 gennaio (Udinese-Inter di Coppa Italia) non si è mai reso protagonista di una parola fuori posto. Qualcuno - difficile dire se a ragione o meno - aveva anche pensato che potesse esserci lui stesso nella serie di voci emerse negli ultimi giorni e relative a un suo presunto trasferimento al Chelsea per l'ultimo anno di carriera, ma quel che è certo è che il Capitano nerazzurro non ne avrebbe bisogno. Ha alle spalle una carriera che parla per lui e le offerte nel corso della sua carriera non sono mai mancate, anche da parte di club molto blasonati. E' francamente difficile credere che El Tractor possa andare a finire la propria carriera lontano da un club che lui ha sempre scelto anche quando non era facile, anche quando big estere erano pronte a fargli ponti d'oro. Zanetti, a meno di cataclismi, resterà. E forse potrà ancora insegnare un paio di cose a Maurito.


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