Vita da Monella - La Curva, il mercato e un derby in tono minore
E' la vigilia del derby più atteso e più strano che la storia del calcio italiano ricordi. Sarà il primo derby con un presidente straniero alla guida di uno dei due club, con Erick Thohir che spera finalmente di poter festeggiare il primo successo in campionato. Sarà un derby forse in tono minore, giocato da due squadre lontane anni luce (il Milan più dell'Inter, va detto) dalla vetta della classifica e che da tanto non arrivavano alla sfida con così poca autostima. I nerazzurri hanno collezionato appena tre punti nelle ultime quattro gare disputate, i rossoneri qualcuno in più anche se hanno comunque dovuto registrare pareggi con Chievo e Livorno. Insomma, due squadre fragili, decisamente non al top della forma e alle prese con un campionato certamente non memorabile.
Dunque si arriva alla gara dell'anno senza avere effettivamente certezze su chi abbia i favori del pronostico, forse per la prima volta negli ultimi anni. Negli anni passati è sempre accaduto che una delle due squadre arrivasse alla sfida leggermente favorita sull'altra, vuoi per la rosa, vuoi per il momento di forma. Adesso è davvero difficile, se non impossibile prevedere l'esito dell'incontro. Si sfidano due difese allegre e fragili, due formazioni che stanno faticosamente provando a recuperare tutte le certezze perdute. L'Inter attraverso l'evoluzione del gioco, che a Napoli si è visto anche se il risultato è da dimenticare al più presto, il Milan attraverso una ricostruzione societaria obbligata, con Barbara Berlusconi ormai divenuta a pieno titolo amministratrice delegata del club. Modi diversi per reagire alla stessa, inevitabile esigenza di cambiamento.
Si parla di mercato per entrambe, anche se con toni diversi. Per il Milan si parla soprattutto di colpi in entrata (D'Ambrosio, Nainggolan, per lo più nomi in comune con i cugini nerazzurri). Per l'Inter, come spesso accade in concomitanza dei big match, si parla soprattutto di calciatori che potrebbero o no andare via. Da Guarin a Kovacic, sembra quasi che Thohir sia arrivato in Italia con l'idea di smembrare la squadra. Il mercato nerazzurro, in questo momento, non può prescindere dall'autofinanziamento. Se i risultati in questo momento sono quelli che sono, è anche colpa di una rosa non all'altezza o comunque non adatta alle ideologie del tecnico. Da qui l'obbligo di intervenire.
Non sarà, almeno per stavolta, un derby senza tifosi. La Corte di Giustizia Federale della Figc ha infatti deciso di sospendere, per il momento, la pena di giocare a porte chiuse per Inter e Roma: il derby Inter-Milan si giocherà domenica sera con la curva Nord aperta. Mentre la curva Sud riaprirà per la sfida casalinga contro il Catania. Non è un accoglimento pieno del ricorso, ma è senza dubbio una prima vittoria per le tesi sostenute dai due club. Se sia giusto o meno, non è mia intenzione discuterlo in questa sede. Per adesso godiamoci il derby, che già per altri motivi non sarà la super sfida a cui siamo abituati.