Vita da Monella - Un pesce di nome Wanda
E' stata la settimana di Erick Thohir. Ma non solo, purtroppo. Durante questa lunga - è sembrata davvero un'eternità - sosta per le Nazionali, in casa Inter e sui social network ha tenuto banco la la vicenda a tinte soap di Mauro Icardi e Wanda Nara. Il calcio è da sempre terreno fertile per il gossip e a maggior ragione lo diventa quando alla love story si mischia tutto il resto: lui giovane calciatore affacciatosi da poco al grande calcio, lei modella indubbiamente bellissima ma troppo spesso vissuta nell'ombra della più famosa sorella (Zaira, anche lei modella, anche lei famosa per aver spezzato il cuore di un calciatore, l'ex nerazzurro Diego Forlan), come se non bastasse moglie di un collega ma soprattutto amico dello stesso calciatore. Insomma, una storia simile a quella che anni fa infiammò il calcio inglese, con John Terry beccato in atteggiamenti intimi con la moglie del compagno Wayne Bridge.
Era inevitabile che il giovane argentino, con queste premesse, attirasse su di sé tutte le attenzioni mediatiche del caso. E le malelingue. Sì, perché il ventenne di Rosario in questo momento è infortunato, operato di recente per arginare un principio di pubalgia, problema che da sempre nell'immaginario collettivo e negli sfottò dei tifosi viene assimilato all'eccessiva attività sessuale. Le due parti ci hanno messo del loro, vivendo la loro storia su Twitter più di quanto forse non abbiano fatto in privato. Lui ha fatto parlare di sé con il blitz in Argentina (era in permesso, il calciatore non ha assolutamente commesso negligenze), lei con le dichiarazioni bollenti fuori dal campo contro l'ormai ex marito Maxi Lopez.
Insomma, una vicenda condotta da entrambi in maniera incauta e immatura, che ha alimentato voci improbabili su comportamenti non proprio da atleta del calciatore (totalmente inventate, come quella che lo voleva particolarmente incline all'abuso di alcolici). Tutto ciò in un momento in cui, forse, il calciatore avrebbe avuto bisogno di concentrarsi sul recupero della condizione migliore, anche perché l'Inter in questo momento ha le alternative in attacco contate. Sorvolo sul tatuaggio, sulle pubbliche manifestazioni d'affetto, sulle esternazioni. Ognuno può e deve vivere la propria intimità come meglio crede. Non mi voglio nemmeno avventurare in falsi moralismi sul fatto che Wanda sia o meno una poco di buono. In queste vicende, si sa, la colpa degli uomini spesso passa in secondo piano rispetto a quella delle donne, che per il semplice fatto di avere un bell'aspetto vengono automaticamente identificate come diavoli tentatori.
Il nodo è semplice: Mauro Icardi è un personaggio mediatico, per cui l'Inter ha fatto un investimento importante. I suoi comportamenti devono essere adeguati al ruolo che ricopre e allo stipendio che percepisce, per lui e per chi su di lui ha puntato fortemente. Il gossip di per sé non è un problema, quando è accompagnato da prestazioni accettabili in campo e Cristiano Ronaldo è l'esempio positivo in questo senso. Questo sarà chiamato a fare Maurito quando tornerà in campo, dimostrare di essere capace di vivere serenamente la propria vita sentimentale senza che questa influisca il rendimento lavorativo. E a quel punto nessuno potrà più abboccare alla favola del pesce di nome Wanda.