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Fabbri perde la bussola. Metro di giudizio confuso, mancano un rigore all'Inter e due rossi al Verona

di Egle Patanè

È Michael Fabbri l’arbitro scelto per dirigere il match di oggi tra Inter ed Hellas Verona, gara valida per la diciottesima giornata di Serie A. Ottavo gettone con l'Inter per il fischietto della sezione di Ravenna, seconda volta in stagione dopo aver diretto la gara contro la Lazio, vinta per 3-1 dai biancocelesti. Affiancato da ValerianiDi Monte Minelli come quarto uomo. A Lissone, in sala VAR, ha assistito Francesco Fourneau, coaudivato da Marchetti. Gara leggermente disastrosa per l'arbitro 39enne, che perde completamente il metro di giudizio e macchia la sua prestazione con sviste pesanti che condizionano inevitabilmente il risultato: dal rigore non assegnato ai nerazzurri nel primo tempo ai due rossi mancati a Dawidowicz ed Hien. Ma analizziamo il match episodio per episodio:

9’ - Spallata di Hien che stronca l’irruzione in area di Lautaro Martinez che perde l’equilibrio. Fabbri non fischia, decisione corretta.

10’ - Trattenuta di Hien su Lautaro, anche in questo caso Fabbri non utilizza il fischietto: punizione che, diversamente da quanto deciso dall’arbitro, poteva starci.

17’ - Fallo di Ceccherini ai danni di Lautaro, il direttore di gara fischia punizione a favore dei nerazzurri ma non ammonisce. Primo intervento scorretto del difensore gialloblu, decisione arbitrale che può starci.

18’ - Dzeko interviene duramente su Ceccherini sanzionata dal direttore di gara: punizione giusta a favore degli scaligeri.

25’ - Gomito largo di Djuric sul volto di Gagliardini, corpo a corpo duro che l’arbitro considera regolare. Intervento al limite: fischio che poteva starci.

28’ - Trattenuta in area di Gagliardini su Dawidowicz che il rapido check del VAR bolla come regolare. Corretto.

31’ - Carambola in area del Verona che finisce giustamente con un fischio di Fabbri per un tocco di mano di Edin Dzeko.

33’ - Scontro Darmian-Ceccherini che l’arbitro lascia correre erroneamente: l’esterno nerazzurro arriva in corsa e frana sull’avversario rifilandogli un pestone.

39’ - Fallo di Lautaro su Depaoli, ostacolato dall’argentino con un leggero tocco da dietro. Fallo che può starci in termini assoluti, ma che avrebbe potuto lasciar correre secondo il metro di giudizio utilizzato sin qui.

42’ - Deviazione con un braccio di Hien in area di rigore su tiro di Mkhytarian che al VAR considerano regolare: nessun rigore concesso alla squadra di Inzaghi dunque. Il braccio non è larghissimo ma fa da ostacolo evidente tra l'armeno e la rete del 2-0; oltretutto, non serve al difensore svedese per proteggersi dalla traiettoria del tiro. Si può quindi parlare tranquillamente di danno procurato e quindi di abbaglio del duo Fabbri-Fourneau.

47’ - Calhanoglu si scontra con Tameze e lo prende sulla caviglia sinistra. Il turco resta dolorante, ma l'intervento falloso è il suo, fischio legittimo.

52’ - Dawidowicz stende Lautaro in corsa interrompendo una ripartenza potenzialmente letale dell’Inter: giusto il giallo estratto ai danni del giocatore gialloblu.

53' - Hien manda Lautaro a terra impedendogli di arrivare sul pallone, Fabbri lo ammonisce giustamente.

56' - Dawidowicz interviene da dietro in ritardo su Dimarco, potrebbe starci il secondo giallo e la conseguente espulsione, ma il giocatore di Zaffaroni viene graziato.

58’ - Gol di Lautaro che l’arbitro annulla per precedente fallo dell’argentino su Dawidowicz, ultimo difensore. Corretta la decisione di Fabbri che interviene dopo un doppio contatto tra i due giocatori, il secondo più sporco del primo, al termine del quale il Toro si libera con una spinta del polacco.

66’ - Hien trattiene Dzeko, l'arbitro fischia ma non estrae il giallo, cosa che sarebbe automatica considerando che il bosniaco poteva andare via in campo aperto. Sarebbe stata espulsione anche per lo svedese, errore pesante dell'arbitro romagnolo.

74’ - Fallo sacrosanto fischiato a favore dell’Inter per fallo di Magnani sul Toro.

78’ - Primo fallo di Barella, neo-entrato, che Fabbri fischia correttamente: pestone sul polpaccio dell’avversario inequivocabile.

90’ - Giallo sacrosanto per Sulemana che stende Carboni in piena corsa.


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