VIDEO - Bellinazzo: "Cedere l'Inter adesso non avrebbe senso. Prima servirà capire gli sviluppi sul nuovo stadio"
A margine dell'evento per la presentazione del suo libro, Marco Bellinazzo si è fermato a rispondere ai giornalisti presenti in mista per rispondere ad alcuni temi attualissimi anche in casa Inter: "Siamo in una fase storia incredibile, spartiacque tra il calcio che c’era prima e quello che verrà. Adesso c’è la tentazione, per i club in difficoltà, di monetizzare con i giocatori che hanno e non parlo solo di quelli italiani. Il rischio è quello di depauperare determinati campionati, solo la Premier può in qualche modo reggere la concorrenza. Tantissimi giocatori stanno andando in club di proprietà di Pif che ha acquisito il 75% dei principali club sauditi con l’obiettivo di creare una grande lega nell’Arabia Saudita o addirittura una lega araba in un prossimo futuro che possa competere con la Premier e che superi la Bundesliga o la Liga spagnola. Credo che la UEFA in questo momento stia monitorando una situazione molto pericolosa e non stia intervenendo con le giuste contromisure. Pensiamo al fatto che verrà riformato il FFP, si parlerà di sostenibilità ma dall’altro lato verranno a prendersi tutti i nostri miglior giocatori" ha detto a proposito dell'espansione sempre più dilagante del calcio saudita".
Cosa bisogna aspettarsi per l’Inter da qui al 2024?
“È una data finanziaria essenziale per capire che tipo di scelte farà Suning. Il tipo di finanziamento legato alle uscite o ai risparmi andava bene per alcuni anni ma è chiaro che l’Inter non possa proseguire su questa strada, bisogna fare delle scelte. Ha ottenuto un risultato incredibile come la finale di Champions che ridà lustro al brand e permette di superare il problema dello sponsor principale sorto in questa stagione. Evidentemente c’è un problema di tasso troppo alto, altrimenti sarebbe stato rifinanziato però Suning in questo momento sta lavorando molto con gli advisor per rifinanziare il debito. In questo momento non avrebbe senso cedere il club in attesa di quelli possano essere gli sviluppi sullo stadio”.
Diritti tv, c'è il timore che si possa giocare al ribasso?
"La speranza era che le tre finali europee potessero accendere l'interesse di altri operatori già presenti. Non mi meraviglia molto che siano arrivate offerte così basse. Nelle trattative non so quale possa essere il margine, l'unico vero elemento è quello del canale della Lega e oggi tecnicamente è più facile farlo che in passato. Bisogna capire cosa c'è nelle buste che hanno presentato i fondi perché quel tipo di supporto diventa indispensabile per anticipare i ricavi dei club, altrimenti difficilmente i presidenti italiani si prenderebbero quel rischio d'impresa. Però quello potrebbe essere la svolta in caso si andasse sotto gli 800 milioni, se arriveranno offerte superiori agli 800, anche se più basse delle cifre attuali, si potranno trovare accordi. In caso contrario il canale della Lega sarebbe l'unica strada".
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