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Adani chiarisce: "Lo sfogo di Almeyda? Vi spiego..."

di Fabrizio Romano

Daniele Adani, a TMW, ha commentato così le frasi uscite in "Almeyda, anima e vida", biografia del centrocampista argentino molto amico dello stesso Adani.

Lele Adani, su la "Gazzetta dello Sport" sono stati riportati dei passaggi del libro di Matìas Almeyda, intitolato: "Almeyda, anima e vida". Si leggono frasi forti, ombre sul doping e presunte combine.

"Al di là dell'estremizzazione sui temi Matìas è fatto così e quando fai un'autobiografia o la fai bene o altrimenti scrivi i classici luoghi comuni sulle partite giocate e gol fatti. Lui parla di sé magari in maniera esasperata, ma non si attribuisce la verità bensì scrive solo suoi pensieri".

Alcune frasi sul periodo di Parma fanno un po' pensare, lo stesso Almeyda diceva che prima di entrare in campo dopo quello che prendeva era capace di saltare fino al soffitto

"Semplicemente perché Almeyda andava il doppio degli altri per forza della natura, per anima e palle che gli permettevano ciò. Poi i giocatori sono "ignoranti" dal punto di vista medico, non sono in grado di giudicare se una cosa è buona o no. Io so solo che gli integratori quando hai bisogno di vitamine li prendono tutti, come quando se hai mal di testa prendi un Aulin. Matìas è una persona schietta, ma il suo fare non è allusivo. Lui si attribuisce un pensiero ma non dice mica di dire la verità!"

Quindi non sei rimasto sorpreso da queste affermazioni? Anche sul famoso Roma-Parma del 2001?

"Sono tutte esternazioni che raccontano la vita di un giocatore, specie uno straniero che ha una cultura diversa dalla nostra. Su Roma-Parma rispondo con una domanda: ma dopo Lazio-Inter sbaglio o i giocatori nerazzurri si lamentavano perché quelli della Lazio non dovevano impegnarsi troppo? Matìas quel pomeriggio a Roma ha visto solo che qualche giocatore andava più piano di altri, tutto qui".

La tua amicizia con Almeyda è nata all'Inter, immaginiamo.

"Siamo molto legati da un affetto nato, da una complicità che poi si è estesa alle famiglie. Posso dire che sento Almeyda come un fratello acquisito nel tempo come capita poche volta in vita. Lui è molto istintivo e vive le cose magari estremizzandole, io invece cerco di essere sempre più razionale. Matìas è un ragazzo si sanissimi principi e per questo il rapporto è molto forte".


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