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Adani: "Inter dipendente dalla vena di Perisic e Icardi. Ranocchia continuo, dico no a Candreva da 10"

di Antonello Mastronardi

Intervenuto ai microfoni di Sky Sport nel postpartita di Fiorentina-Inter, Lele Adani ha commentato così la prova dei nerazzurri: "L'Inter non può prescindere dall'apporto di Perisic e Icardi. L'argentino, presente col suo gol, aveva già capito il movimento da fare prima ancora che Cancelo battesse la sua punizione; anche Perisic ha fatto solo una giocata, con quel cross che poteva valere lo 0-2. Se questi due giocatori fanno una giocata a testa, l'Inter fa fatica. I nerazzurri viaggiano sulle fiammate di tre giocatori: Candreva era in panchina ed è stato sostituito da Cancelo più che da Joao Mario, mentre gli altri due si son limitati a una giocata a testa".

DIFESA - "Sull'Inter, aggiungo che è dura morire, specie nelle condizioni in cui gioca: l'Inter non ha difensori, fa fatica a mettere insieme una squadra. Ranocchia, con la Fiorentina, è stato stoico, perché aveva problemi fisici. Il suo rendimento supera la partita singola, è ormai confermato da una continuità di prestazioni positive".

ATTACCO - "Candreva da 10? No, ha più bisogno di spazi e di scommettere su se stesso e sulla sua corsa. Mentre Cancelo è uno che sa gestire la palla nel traffico, Candreva deve mettere giù la testa e scommettere sulla sua giocata a memoria. Nel traffico, tra le linee e spesso spalle alla porta, non lo vedrei bene. L'Inter, davanti, ha meno qualità e pensiero delle altre 4 in testa. Perisic, Candreva e Icardi giocano a memoria e di istinto, è difficile che varino la giocata. Le altre big hanno più qualità davanti".

SIMEONE - "Lui è cresciuto nel River Plate, dove i giovani attaccanti vengono fuori con una cultura del gioco che non ha eguali nel mondo: penso a Crespo, Cruz, Falcao, gente che non solo faceva e fa gol, ma sa giocare per gli altri. Simeone è così, spesso perde qualcosa in area per questo gran lavoro, ma al momento giusto ha portato a casa la rete decisiva".


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