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Adani: "La Champions non è la Serie A ma se l'Inter crede in se stessa può vincere"

di Egle Patanè

Lele Adani, che insieme a Riccardo Trevisani commenterà il match di stasera, evidenzia alcuni aspetti di questa Inter. In linea con quanto affermato poco prima da Costacurta a proposito della differenza tra la Champions e la Serie A, spiegando come la squadra di Conte pur perdendo contro Borussia e Barcellona abbia comunque dato parvenza di quanto determinata possa essere. "La Champions non è la Serie A, è normale soffrire in Europa. L'Inter ha sofferto lo Slavia e vinto con il Borussia, ma aveva fatto meglio a Dortmund nel primo tempo rispetto a tutto il primo tempo fatto al Meazza. La Champions è fatta di due cose, dettagli e destino, bisogna essere pronti a sfruttare ogni dettaglio perché il destino vada dalla tua parte".

Cosa serve all’Inter per crescere? 
"Il risultato è importante ma nel 95% dei casi devi fare la prestazione, l’Inter deve portare in Europa le prestazioni che fa in campionato. Alzando il baricentro, creando, proponendo. Il primo di tempo di Barcellona, più del primo tempo contro il Dortmund, insegna. Se questa squadra crede in sé stessa e propone il suo potenziale possono venire a vincere e scrivere un’altra pagina e arrivare alla sfida contro il Barcellona dove ci saranno 70mila persone". 

Borja Valero?
"In questa squadra, con due giocatori di palleggio, è necessario avere il dominio, devi gestire il ritmo. Devi essere una squadra evoluta per permetterti due centrocampisti così". 

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