Adani: "Super League, Uefa e Fifa non sono esenti da colpe. Per fare calcio serve un progetto"
Anche Daniele Adani si sofferma sul discorso Super League nel corso dell'odierno appuntamento con la Bobo Tv: "È stato un terremoto di tre giorni, ora è passato. La Super League è stata spiegata e presentata male, ma allo stesso tempo è chiarissimo che bisogna cambiare il calcio. La Uefa e la Fifa non sono esenti da colpe; loro hanno bisogno dei campioni per vendere il brand e li spremono. Ma non possono sfinire i campioni con troppe partite, perché poi sono i club a pagar loro gli ingaggi. Che giochino o che siano infortunati come Robert Lewandowski che si è perso delle partite importantissime col Bayern Monaco a causa della gara contro Andorra in Nazionale; a quel punto il Bayern non si sente tutelato. Io faccio un richiamo alla condotta concettuale del calcio: se tu non intervieni per controllare e vigilare, mettendo un tetto alle spese da tutti i punti di vista, non se ne esce. Per fare calcio serve un progetto e il modello da seguire è sotto gli occhi di tutti già in Italia, l'Atalanta. L'Atalanta per blasone è un cinquantesimo della Juve, ma le arriva davanti in campionato e in Champions. La Uefa e la Fifa avrebbero avuto più volentieri la Juve in Europa, e non vanno biasimati, ma c'è un problema: parliamo di sport e bisogna andare sul campo, giocarsela sempre".