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Adani: "Super League, Uefa e Fifa non sono esenti da colpe. Per fare calcio serve un progetto"

di Christian Liotta

Anche Daniele Adani si sofferma sul discorso Super League nel corso dell'odierno appuntamento con la Bobo Tv: "È stato un terremoto di tre giorni, ora è passato. La Super League è stata spiegata e presentata male, ma allo stesso tempo è chiarissimo che bisogna cambiare il calcio. La Uefa e la Fifa non sono esenti da colpe; loro hanno bisogno dei campioni per vendere il brand e li spremono. Ma non possono sfinire i campioni con troppe partite, perché poi sono i club a pagar loro gli ingaggi. Che giochino o che siano infortunati come Robert Lewandowski che si è perso delle partite importantissime col Bayern Monaco a causa della gara contro Andorra in Nazionale; a quel punto il Bayern non si sente tutelato. Io faccio un richiamo alla condotta concettuale del calcio: se tu non intervieni per controllare e vigilare, mettendo un tetto alle spese da tutti i punti di vista, non se ne esce. Per fare calcio serve un progetto e il modello da seguire è sotto gli occhi di tutti già in Italia, l'Atalanta. L'Atalanta per blasone è un cinquantesimo della Juve, ma le arriva davanti in campionato e in Champions. La Uefa e la Fifa avrebbero avuto più volentieri la Juve in Europa, e non vanno biasimati, ma c'è un problema: parliamo di sport e bisogna andare sul campo, giocarsela sempre".


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