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Agnelli: "San Siro pezzo di storia italiana, ma ha la sua età. Sì a un impianto di proprietà"

di Mattia Zangari
Fonte: dall'inviato a San Siro

"San Siro è un pezzo della storia italiana". Comincia così l'intervento di Andrea Agnelli, presidente della Juve, durante l'evento 'Il Foglio a San Siro'. "La mia prima volta qui fu una semifinale Uefa con il Borussia, non ci ero mai stato prima - racconta il numero uno bianconero -. Entrando mi sono spaventano dai cori di uno stadio pieno, che ancora oggi è straordinario. Poi ci sono da fare delle riflessioni sull'impianto moderno e da questo punto di vista San Siro fa sentire la sua età: se scegliessi io ne vorrei uno moderno e nuovo. Non si può essere nostalgici per migliori condizioni e avere uno stadio vivo a 365 gradi. Impianto di proprietà o condiviso? In una situazione ideale ognuno vorrebbe un impianto tutto suo, per brandizzarlo' con i colori sociali: pensiamo ai club inglesi, poi entrano in gioco questioni finanziarie. Il Tottenham ha inaugurato un impianto moderno spendendo un miliardo di euro, fosse per me lo vorrei esclusivamente di proprietà".

Si passa poi a parlare del futuro del calcio, di cui Agnelli parla da presidente dell'Eca: "Il futuro del calcio è tutto da scrivere, è giusto pensarci oggi prima della scadenza precisa del 2024. Il primo luglio di quell'anno ci sarà un nuovo calendario che detterà i tempi del calcio. E' un momento importante, quindi avere la capacità di pensare oggi per il 2024 ci permette di individuare soluzioni nell'interesse di club e Nazionali. Quello che abbiamo discusso all'Eca è stato un momento quasi epocale e senza precedenti: vorrei ringraziare Ceferin e a Uefa per questo. La settimana prima ci siamo trovati a Nyon per capire la visione europea del calcio dopo il 2024. Noi abbiamo il privilegio di far parte di un Paese di grande rilevanza in Europa, ma dobbiamo tenere conto anche di Paesi come Portogallo, Olanda e Scozia che ora stanno facendo più fatica".

Si torna al tema stadio: l'Allianz ha appena 40mila posti.
"Non ci siamo pentiti di quella scelta Se uno dovesse guardare avanti, uno deve privilegiare il riempimento di tutte le partite: l'obiettivo è il sold out". 

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