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Ajazzone: "La Sampdoria ha fatto bene a cedere Icardi per 12 milioni. Cassano? Il più difficile da gestire"

di Filippo M. Capra

Ai microfoni di calciomercato.com, l'ex dirigente della Sampdoria Giorgio Ajazzone parla molto di Inter.

Chi è stato il più particolare tra quelli che ha incontrato?
"Cassano, senza dubbio. Ho raccontato un aneddoto di quando era arrivato a Genova, la prima volta che lo vedevo. Mi chiede in prestito il cellulare e mandò un messaggio assurdo a tutta la rubrica. Di ricordi su Antonio ne avrei a centinaia, però devo dire che è un bravo ragazzo. La testa è sempre stata un po' particolare".

E il più difficile da gestire?
“Indubbiamente sempre lui. Ci voleva pazienza, lui non ce l’aveva e dovevamo mettercela noi per due. Ma è stato un grande e da noi ha fatto benissimo”.

La cessione di Palombo, la fascia a Gastaldello… Ce lo racconta?
“Intanto devo dire che è stato un vero piacere avere Gastaldello come capitano. Era uno che ci metteva il cuore. Angelo poi aveva deciso di provare l’esperienza all’Inter, ma all’epoca non successe nulla di strano. Tanto è vero che quando Palombo è tornato, Gastaldello è rimasto capitano. E Daniele per noi è stato un bene”.

Terza domanda scomoda, la vicenda Icardi: una cessione dolorosa, e una situazione scomoda da gestire.
“Sai, quando la Samp ha ceduto Icardi aveva 20 anni. Lo hanno pagato 12, per me ha fatto bene la proprietà dell’epoca a cederlo. Con il senno di poi ovviamente non ne valeva la pena, però 12 milioni per il mercato dell’epoca e per un giocatore di vent’anni erano tanti soldi. Poteva fare bene, ma poteva anche sparire. Della vicenda con Lopez non ne voglio parlare, sono cose che riguardano loro”.

VIDEO - FOLLA ALL'INTER STORE PER MAURO ICARDI, IL SALUTO DELL'ATTACCANTE


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