Albertini, monito alla Juve: "Gli scudetti sono 27!"
Sarà un finale di stagione da seguire ai raggi x, non solo per l'apertissimo duello a distanza fra Juventus e Milan che vede i bianconeri in vantaggio di tre punti e incanalati verso il tricolore, ma anche per i successivi risvolti che potrebbe avere il trionfo della squadra di Conte. In molti si chiedono infatti cosa accadrebbe se la società decidesse di festeggiare l'eventuale scudetto cucendo sulle maglie la terza stella, ridando lustro così ai due titoli revocati dalle sentenze di Calciopoli. Sulla questione arriva oggi un'opinione istituzionale, ovvero quella di Demetrio Albertini, vicepresidente della Figc, che ai microfoni di Panorama.it ha spiegato quella che sarebbe la posizione assunta dai vertici del calcio italiano: "Sinceramente a oggi rimango ai regolamenti sportivi che dicono una cosa differente. Sarebbe una forzatura secondo me senza valore, pur nella stima che ho della società. Ci sono regolamenti e sentenze della giustizia sportiva che hanno determinato alcune situazioni e anomalie come succede nello sport. Non mi metto a dire chi ha ragione e chi no perché non sono il magistrato, però dico che Ben Johnson non ha vinto la medaglia d’oro.
Sarebbe una provocazione - prosegue -. Il regolamento sportivo dice che la Juve ha vinto 27 scudetti e che questo sarebbe il numero 28. Uno può fare la maglietta come vuole e solo lo scudetto o la Coppa Italia vanno messe in caso di vittoria. Come si comporterebbe la Figc? Ad oggi non possiamo basarci su quello che potrebbe accadere ma bisogna aspettare i fatti. Personalmente se dovesse accadere la riterrei una forzatura ma non posso fare considerazioni su un’ipotesi di una terza stella sulla maglietta. Credo che la Juventus stia facendo un percorso importante e stia dettando i passi del rinnovamento del nostro calcio partendo dalla stadio e dalla gestione sportiva. Rispetto e stima nella nuova dirigenza". E se invece Agnelli decidesse di rompere a livello simbolico con il passato? "Sceglieranno loro le strategie giuste. Non le conosco", chiosa Albertini.