Alla scoperta di Pirola, Fumagalli: "Non credeva di essere all'altezza dell'Inter. Oggi ricorda Samuel"
E' Lorenzo Pirola il protagonista odierno della rubrica di Transfermarkt.it che va alla scoperta dei giovani talenti del calcio mondiale. Nell'articolo dedicato al centrale difensivo dell'Inter Primavera spuntano anche le parole di Roberto Fumagalli, il primo tecnico a scommettere sulle qualità del ragazzo di Carate Brianza: "Non credeva di essere all'altezza di un club così importante. Andai a prenderlo di persona a casa sua pur di convincerlo a non gettare alle ortiche la grande occasione".
Umiltà, senz'altro, ma anche la consapevolezza, a 14 anni compiuti, di aver perso troppe tappe per avvicinarsi all'improvviso al calcio professionistico. La prima nel 2014, quando va a Como per un provino, insieme al fratello gemello Carlo, oggi estremo difensore dell'Under 18 del Torino. Un mese di allenamenti per poi scoprire che solo uno dei due andrà avanti e non sarà lui. Nessuna gelosia e rabbia ("Ho un bellissimo rapporto con lui, ci confrontiamo su molte cose e ci diamo dei consigli a vicenda", ha dichiarato a Transfermarkt), solo il dispiacere di costringere papà Marco a dividersi fra il lago e le colline d'Alta Brianza. Del resto, il percorso sportivo dei Pirola segue da tempo una traiettoria comune, dai primi passi nella Casatese fino al Missaglia. Quando il gruppo dei Pulcini di quest'ultimo si scioglie, Carlo e Lorenzo, portiere e centrale, continuano per un anno al COSOV Villasanta, prima della forzata separazione.
Con Carlo lontano, decide così di restare nei dintorni di casa, alla Luciano Manara, dove ritrova mister Fumagalli: "Quando seppi che non sarebbe andato a Como lo chiamai per conoscere le sue intenzioni - le sue parole a TM -. L'ho sempre apprezzato per la genuinità e quello che dava in campo. Con me fece 4 mesi con gli Esordienti, poi, complici dei compagni infortunati, salì nella categoria Giovanissimi e non si mosse più. Chi mi ricorda? Samuel".
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