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Allarme Christillin: "Juventus e Inter, debiti precedenti la pandemia"

di Christian Liotta
Evelina Christillin, membro del Board Uefa e del Consiglio Fifa, intervenuta nel corso della tavola rotonda 'Lo Sport System italiano: alfiere del Made in Italy e leva per lo sviluppo' organizzato da Il Sole 24 Ore e Financial Times, ha lanciato un grido di dolore in merito alla situazione finanziario del calcio: "I bilanci delle 12 squadre che erano iscritte al torneo della Super League raggiungevano solo nel 2019 i 750 milioni di passivo, dunque se guardiamo anche l'indebitamento degli anni precedenti, quindi pre-Covid, le cifre aumentano considerevolmente. L'altro giorno sono usciti i bilanci della Juventus e dell'Inter: oltre 200 milioni di perdite in entrambi i casi. Il problema vero è un aumento di costi esponenziale che non segue assolutamente un eventuale aumento dei ricavi legati ai diritti televisivi e quant'altro. Quindi il problema non sta solo nel Covid, che certamente ha pesato, però vi ho dato una cifra che riguarda gli anni precedenti l'epidemia e il problema è quello, di questo aumento esponenziale dei costi legato soprattutto agli ingaggi assolutamente non sostenibile".

La Christillin prosegue: "Quindi o ci si mette tutti d'accordo per dare un calmiere condiviso dai vari stakeholder, vale a dire giocatori, Leghe, Federazioni, Club etc, allora forse si può ritornare ad avere una sostenibilità, o si va a carte quarantotto tutti". Parere contrario alla proposta del Mondiale ogni due anni: "Ci sarebbe un’overdose, una bulimia, il rischio di saturazione del marketing tutto nelle mani della Fifa. Anche il calcio femminile e quello giovanile verrebbero fagocitati dal calcio maschile, che ha visibilità e interessi maggiori, quando invece andrebbero messi nella giusta luce per avere la visibilità che meritano. Siamo pronti a discutere ma mi pare che noi europei e i sudamericani non siamo dell’idea di accogliere questa proposta, vedremo".
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