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Allarme della FIFPRO: i calciatori giocano troppo. Evidente l'incidenza degli incontri internazionali

di Christian Liotta

Il nuovo report targato FIFPRO, il sindacato internazionale dei calciatori professionisti, sottolinea le preoccupazioni diffuse riguardo al carico di lavoro eccessivo dei giocatori, evidenziando come le crescenti richieste delle competizioni stiano compromettendo la loro salute e il loro benessere. Il Player Workload Monitoring 2023-2024 (PWM Report) rivela che alcuni giocatori hanno a disposizione meno di un giorno di riposo a settimana, violando gli standard internazionali di salute e sicurezza. Tra i dati maggiormente in evidenza, la FIFPRO sottolinea nel dettaglie le 75 presenze e 83 convocazioni in totale nella scorsa stagione per Julian Alvarez con il Manchester City e l’Argentina, o gli oltre 162.000 chilometri solo per viaggi professionali durante la stagione 2023-24 da Cristian Romero del Tottenham. 

Con più di 1.500 giocatori monitorati, il report PWM ha rivelato che il 54% di essi affronta un carico di lavoro eccessivo, con quasi un terzo che partecipa a più di 55 partite in una stagione. Inoltre, molti giocatori hanno subito sequenze di almeno sei settimane consecutive di partite, che rendono chiaramente difficile un recupero adeguato. L’analisi dimostra anche come le competizioni internazionali contribuiscano significativamente alla pressione temporale sui giocatori. Per coloro che hanno un carico di lavoro eccessivo, il 30% delle partite è costituito da incontri internazionali, il che implica un impegno considerevole al di fuori delle competizioni con squadre di club. Risulta pertanto chiara l’assenza di un controllo adeguato sulla salute e sulla sicurezza al lavoro nel calcio. Il divario, tra chi pianifica le competizioni e chi le vive, è sempre più crescente. La FIFPRO ha quindi commissionato uno studio indipendente per esaminare l’applicazione delle normative di benessere e tutela nel settore calcistico. I numeri sono attesi nelle prossime settimane.


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