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Altafini: "Nazionale? Cambiare tutto insieme è un dramma. Ricordo l'Inter del Triplete..."

di Egle Patanè

Intervistato da Notizie.com, campione del Mondo col Brasile nel '58, José Altafini dice la sua sulla questione Nazionale italiana, a suo avviso, troppo 'svecchiata'. "I giovani che abbiamo visto nelle ultime gare sono promettenti, ma non ancora maturi. È normale che paghino lo scotto. Le cose vanno fatte gradualmente. Io non ho ancora capito perché alcuni calciatori che hanno vinto l’Europeo siano stati esclusi. Alcuni sicuramente bisognava ringraziarli dandogli un mazzo di fiori e tanti cari saluti. Ma altri, tipo Jorginho, Verratti e Immobile, perché non possono più giocare? Il Brasile nel 1962 ha vinto il Mondiale con quelli del ’58, c’era gente con più di 30 anni. Il cambiamento va fatto un po’ alla volta. Mancini è un bravo allenatore, per me doveva fare questo, poi avrà avuto le sue ragioni. Ma cambiare tutto insieme è un dramma, andavano avvicendati semplicemente quelli che non ce la facevano più. Ricordo l’Inter del triplete. Ha rinnovato tutti quando ha conquistato i tre trofei, poi non ha vinto più niente. Lo stesso il Milan l’ultima volta che ha vinto in Europa. Bisogna avere il coraggio di cambiare alcuni giocatori. Non tutti, lo ripeto. Penso anche al Milan di adesso, un nuovo contratto a Ibrahimovic è un ringraziamento, non una certezza di rendimento. I giovani vanno protetti soprattutto all’inizio. Anche io in carriera ho iniziato male, ma ho avuto un allenatore che mi ha sostenuto, altrimenti non avranno mai la tranquillità necessaria". 


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