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Altobelli a InterTV: "Sono nato e morirò interista. Un regalo dall'Inter? Migliorare la scorsa annata"

di Stefano Carnevale Schianca
Fonte: inter tv

Nel giorno del suo compleanno l'ex nerazzurro Alessandro Altobelli è intervenuto nel pre partita di Sassuolo-Inter. Questo il suo intervento ai microfoni di InterTV.

Alessandro, anzitutto un buon compleanno dalla redazione. Che cosa significa l'Inter per te?
“Vi ringrazio. Tutte quelle partite, tutti quei gol ancora li porto nel cuore. Sono nato e morirò interista. Un momento particolare che porto nel cuore? Per un attaccante il gol è il risultato finale di una settimana, di mesi di allenamento dove tutta la squadra partecipa. Quando si segna il merito va diviso fra tutti, non c’è una bella o una brutta realizzazione che porto di più nel cuore, mi piacciono tutti. Ho sempre pensato a fare gol, non al come”.

Vorrei chiederti se riconosci in questo momento qualche attaccante nerazzurro con le tue caratteristiche.
“Non mi piacciono i paragoni, accostare a me i giocatori. L’Inter nella sua storia ha sempre avuto grandi attaccanti, prima di me Boninsegna, Vieri, Ronaldo, Milito, oggi ci sono Lukaku e Lautaro Martinez. L'Inter ha davvero avuto nella sua storia i più grandi attaccanti che sono giunti in Italia; non voglio dunque diminuire nessuno, penso che ognuno abbia le sue peculiarità e che abbia dato tanto all’Inter”.

Da tifoso interista, quale sarebbe il miglior regalo da parte dei nerazzurri quest’anno?
“Il miglior regalo sarebbe anzitutto vincere oggi col Sassuolo, migliorando la classifica. Poi c’è il miracolo in Champions League cui l’Inter è chiamata. Se poi non chiedo troppo, migliorare i risultati dello scorso anno, in cui siamo arrivati secondi in campionato e in finale di Europa League, significherebbe molto”.

Il tuo pensiero su Maradona, un avversario col quale hai condiviso molto.
“Maradona, come calciatore, è stato il numero uno. Mai nessuno sarà più come lui, quello che ci ha fatto vedere è strabiliante, un qualcosa che un normale essere umano non riuscirebbe mai a fare. Una squadra con Maradona partiva sempre in vantaggio prima ancora del fischio d'inizio. A dire il vero certe dichiarazioni non mi sono piaciute, sulla sua vita privatasoprattutto da parte di alcune personalità importanti; ognuno dovrebbe guardarsi la sua a dire il vero. Talvolta si è fatto del male da solo, ma ha sempre pagato, quindi grande rispetto per il calciatore, per l’uomo amato in tutto il mondo, che ora lo piange”. 

VIDEO - TANTI AUGURI A... - "SPILLO" ALTOBELLI, PUNGENTE COME UN GOL


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