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Altobelli: "Credevo che Lukaku fosse un giocatore normale, mi sono ricreduto. È tra i più forti della sua epoca"

di Egle Patanè

In gol 61 volte con la maglia nerazzurra, il belga Romelu Lukaku vince e convince persino chi, sulle prime, lo credeva un calciatore normale. Parola di Alessandro Spillo Altobelli che alla Gazzetta dello Sport racconta come il gigante buono di Antonio Conte ha fatto ricredere la leggenda nerazzurra: "L’interpretazione del ruolo: non è semplicemente un attaccante che ha imparato a segnare, ma gioca alla grande per la squadra ed è un leader. Oggi vale campioni come Lewandowki, Haaland, Mbappé". 

Come spiega la sua esplosione?
"Da sempre l’Italia è l’Università del calcio: se vuoi fare il salto di qualità, devi passare da noi. Abbiamo la tattica migliore, difese fortissime… Per una punta, non c’è esame più complicato del fare gol in Serie A: Romelu ci sta riuscendo, segnando contro tutti e in ogni modo”.

Meglio Romelu oppure… Spillo?
"Bella domanda (ride, ndr). Scherzi a parte, sono momenti differenti e il paragone non può esistere. Diciamo così: io ero tra i più forti della mia epoca, idem Rom attualmente".

Mercato: l’Inter è completa così?
"La rosa è difficilmente migliorabile, specialmente in difesa e davanti. Forse manca qualcosa in mezzo, nonostante Barella sia formidabile. Inoltre non prenderei mai in considerazione l’ipotesi di cedere i big". 

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