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Ancelotti e le battaglie con Mou: "Fra di noi parole dure. Prima di Inter-Chelsea la nostra tregua segreta"

di Daniele Alfieri

"Non credo che io e Mourinho potremo mai diventare amici, però adesso ci accomuna il rispetto". Dalle pagine della sua nuova biografia, Carlo Ancelotti, neo allenatore del Real Madrid, rivela importanti aneddoti riguardo al suo passato da avversario dello Special One: "Uscire dalla Champions contro l'Inter è uno dei miei più grossi rimpianti - ricorda l'ex tecnico del Chelsea -. Contro l'Inter, non contro Mourinho. In Italia ci dicevamo cose dure e non ci amavamo. Ma la mia opinione su di lui cambiò quando arrivai in Inghilterra. Ha fatto la storia del Chelsea ed il suo archivio degli allenamenti mi è servito alcune volte. Decidemmo di firmare una tregua prima dell'andata degli ottavi a Milano (24 febbraio 2010, ndr). Ci incontrammo in corridoio a San Siro: "Niente più battaglie, niente più polemiche". Una stretta di mano e in dieci secondi trovammo l'accordo. Adesso fra noi due c'è rispetto, anche se non credo potremo mai essere amici. Quando vinsi la Premier mi inviò un SMS con scritto: "Champagne". Quando lui vinse lo Scudetto io gli scrissi: "Champagne, però non troppo"".

Le frecciate all'allenatore portoghese proseguono anche nei ricordi dei suoi trascorsi al Milan, paragrafo che già si trovava nella sua ultima biografia del 2009: "L'annata 2005-2006 per noi è stata maledetta - scrive Ancelotti -. Se il Grande Comunicatore, Colui che Sa, Il Signore delle Conferenze Stampa, l'Immenso Provocatore, l'Allenatore Speciale che non deve mai domandare fosse stato con noi, il resto dei mortali, avrebbe messo il suo naso nei nostri affari. E avrebbe detto una frase, con accento portoghese: "Zero titoli per il Milan"".


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