Ancora Gravina: "La FIGC non fa sconti". Poi un dietrofront: "Tema Juve riguarda altri? Non parlavo dell'indagine"
Fonte: Calcioefinanza.it
La vicende del Cda della Juventus e dell'ex procuratore arbitrale dell'Aia Rosario D'Onofrio "hanno un minimo comun denominatore, sono una mia denuncia. Quindi è la dimostrazione che la Federazione, così come ha evidenziato alcune criticità nell'episodio Juventus, aveva fatto lo stesso in tempi non sospetti a luglio nel caso del procuratore D'Onofrio, che era stato già deferito quando è venuto fuori tutto". Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, a Napoli. "La Federazione non fa sconti. E' sicuramente per un principio di garanzia per tutti ma c'è un momento in cui il calcio ha l'esigenza di accumulare tutte le negatività e di scaricarle - ha detto -. Credo che in questi 4 anni ci siano stati tanti elementi di valutazione che fanno capire il nostro modo di essere e di agire. Quindi sottolineo: garantisti sì, siamo per un sistema di tutela, ma il mondo del calcio ha una grande capacità. Grazie alla passione, al contributo dei volontari, all'entusiasmo dei suoi tifosi, sviluppa e matura degli anticorpi e reagisce anche ad attacchi così violenti come quelli che sta subendo. Ne usciremo ma a una sola condizione: con la capacità di essere coerenti nell'applicare e nel pretendere rispetto delle regole e soprattutto nel punire, se bisognerà punire, ma nell'assolvere se nel caso di assolvere".
Il numero uno del calcio italiano ha poi corretto il tiro sulle sue dichiarazioni di questa mattina a proposito della questione che può riguardare anche altre società: "Il tema che questo argomento può riguardare altri club non è riferito all’indagine in corso sulla Juventus ma ad una reazione esasperata che in Italia, in generale, rende colpevole chi ancora non è stato condannato". Per poi concludere: "Non mi preoccupano le plusvalenze. Mi preoccupa la conseguenza di eventuali plusvalenze se presentano delle criticità. A me preoccupano i 4,7 miliardi di indebitamento del sistema calcio, mi preoccupa una scadenza entro fine anno, fine dicembre, per la parte fiscale e per la parte contributiva. Mi preoccupa la sospensione prevista dalla legge 2447 che prevede la copertura delle perdite: tutti temi che richiedono un approfondimento, un’attenzione da parte degli organi di governo e un gesto di grande maturità da parte del sistema calcio".