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Andrea Moretti: "Inter, darò tutto per giocare in prima squadra. Casadei? Si vedeva che era diverso"

di Mattia Zangari

Ora difensore goleador della Pro Patria, Andrea Moretti non ha dimenticato l'Inter, società nella quale è approdato quando aveva appena cinque anni arrivando a giocare fino alla Primavera, con la quale ha vinto uno scudetto nella stagione 2021-22: "A quell’età non lo realizzi, poi col tempo capisci in che società sei - ha raccontato a Lacasadiccom -. Per me il titolo con l'Under 19 è stato come la chiusura di un cerchio, un regalo per il percorso che ho fatto. Non posso nasconderlo: il mio obiettivo è quello di arrivare in prima squadra. Darò tutto me stesso per raggiungerlo". 

In quella squadra, secondo Moretti, c’era un ragazzo di un'altra categoria, quel Cesar Casadei che ora è tornato al Chelsea dal prestito al Reading: "Si vedeva subito che era diverso. Con lui in campo partivamo sempre avanti 1-0: segnava sempre. Lo sento ancora oggi, è un grande amico”.

Nell'esperienza milanese, Moretti ha avuto anche l'opportunità di allenarsi con la prima squadra: "Tutti gli attaccanti dell’Inter sono di un livello altissimo, ma marcare Lautaro è veramente difficile: è un fenomeno. Usa il corpo in maniera eccezionale, quando si pianta la palla non gliela togli mai. Con Kolarov, poi, ho legato molto. Mi ha preso sotto la sua ala protettrice e mi ha dato tanti consigli. Lo stimo molto, è una persona vera”.


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