Appello di Bianchi: "Stadi vuoti, club svegliatevi!"
Dal proprio blog 'SpyCalcio', il giornalista de La Repubblica Fulvio Bianchi analizza la questione degli stadi italiani. Proponendo degli spunti di riflessione molto importanti: "Problema stadi: non scopriamo certo nulla dicendo che molto spesso anche quest'anno sono mezzi vuoti. E' un male antico, ormai. Ma volendo qualcosa si può fare: lo ha dimostrato la Juventus. I club, però, dovrebbero darsi una svegliata, venendo incontro finalmente ai loro tifosi. Con iniziative, promozioni, sconti, eccetera. Con un rapporto più stretto con i loro tifosi-clienti. Va risolta anche la situazione delle trasferte: ora possono andarci solo quelli che hanno la tessera del tifoso. Perché sono i bravi e gli altri sono i cattivi? E chi l'ha detto? Dopo gli incidenti di Coppa Italia a San Siro, in occasione della gara con l'Inter, a 63 tifosi del Verona è stato dato il Daspo ed è stata ritirata loro la tessera del tifoso. Altri veronesi, sempre con la mitica tessera del tifoso, erano andati a Livorno per insultare la memoria di Morosini (quattro Daspo) e per cercare di creare disordini, scongiurati dalle attente misure di sicurezza messe in atto dalla questura livornese. Tutti "tesserati", e allora? I tifosi della Roma, abbonati alla curva Sud, riempita dopo anni, hanno utilizzato un voucher di mini-abbonamenti studiato da Fenucci, sono stati schedati come tutti grazie al sistema della "questura on line", però, non avendo la tessera del tifoso, non possono andare in trasferta. Non è giusto: la Roma sta risalendo la classifica, dopo aver fatto fuori il Milan, e merita di essere seguita anche in trasferta dai suoi tifosi. (...) All'Olimpico c'erano 2200 sostenitori del Milan: perché la Roma non può avere i suoi al seguito. La situazione dell'ordine pubblico d'altronde è nettamente migliorata in questi anni: un arresto a Roma in un tentativo di agguato ai pullman dei tifosi milanisti. Qualche striscione vergognoso, ogni tanto, soprattutto dove le questure mollano la presa. Ma non ci sono più o quasi incidenti, zero lacrimogeni, pochissimi feriti. Ricordiamo cosa era qualche anno fa, un'autentica vergogna di cui parlava tutta l'Europa. Ora i nostri stadi, pur mezzi vuoti, sono più vivibili. Bisogna però che l'attenzione sia sempre al massimo, e le società collaborino con l'Osservatorio. Cosa che raramente fanno, soprattutto quelle di serie A".
Bianchi esprime anche l'auspicio di vedere una Lega forte, anche se gli esiti dell'assemblea elettiva del 20 non fanno sperare in bene: "Serve una Lega che si sappia imporre. Che dia credibilità al campionato. Andrea Abodi non si arrende: ha preso 11 voti e deve arrivare almeno a 14 il prossimo 11 gennaio. Non facile. Il suo rivale Simonelli è fermo a sei, pur avendo dalla sua Milan e Lazio. Ci sono due blocchi contrapposti ormai, col rischio di uno stallo sino a primavera".