Ariatti: "Eriksen, non mi sorprenderei se dopo l'addio tornasse ad alti livelli. Da Conte non è stata una cosa mirata"
Intervenuto nel corso di 'Stadio Aperto' in onda su TMW Radio, l'ex centrocampista Luca Ariatti, oggi procuratore, ha detto la sua sulla sempre più probabile cessione di Christian Eriksen da parte dell'Inter: "Sicuramente è stato fortemente voluto, si erano scelti in maniera molto convinta e al momento del suo arrivo gli è stato dato ampio risalto. Poi il calcio a volte prende direzioni imprevedibili, la Serie A storicamente è stata crudele con giocatori che andati via sono tornati a brillare, e non mi sorprenderei di vedere Eriksen di nuovo su grandi livelli qualora andasse via. Sicuramente non è andata come ci aspettavamo, quanto fatto col Tottenham era evidente e non saprei il perché: le sue chance le ha avute, forse lui non si è adattato al calcio italiano. Sono sicuro che avrà ancora estimatori pronti a far rivedere quel giocatore che aveva convinto tutti". Merita il 'Pallone d'Oro per la pazienza'?
"Forse è anche una differenza culturale, certe nazioni si approcciano in maniera meno polemica a differenza nostra che siamo più istintivi e veri nei gesti. Questo non significa che nella dimensione loro le cose non vengano dette, ma penso che ne vada della reputazione una situazione del genere: neanche per il popolo interista è stato piacevole vedere questo impiego, e in parte si sono schierati con lui. Però con un grande allenatore come Conte non voglio pensare sia una cosa mirata. Un pizzico di rassegnazione, quando lo inquadravano a bordo campo non sembrava il più felice del mondo, ma da professionista ha sempre fatto cosa doveva. Sarebbe piaciuto a tutti vedere un suo colpo nella notte di Champions, sarebbe stata una situazione da gustare per il futuro, ma il portiere gli ha tolto tutto con una bella parata".