Balotelli e Cannavaro, gli assenti hanno sempre torto...
Ieri sera all'Olimpico di Torino alcuni tifosi bianconeri hanno dato nuovamente sfoggio della loro ignoranza, tornando a offendere Balotelli (assente) con fischi e cori a dir poco offensivi. Il tutto dopo i segnali di distensione prima di Moratti ("Non ce l'ho con la Juventus"), poi di Mourinho: ("Mi spiace per la squalifica del campo juventino, contro Balotelli non era razzismo"), che lasciavano sperare in un clima più sereno. A confermare che l'attaccante nerazzurro sarebbe stato nuovamente al centro di polemiche, anche uno striscione che lo riguardava indirettamente e sottolineava l'estraneità dei tifosi juventini al razzismo: "Davids, Seedorf, Sissoko campioni veri, idoli veri', scritto metà in bianco, metà in nero. Ovviamente, Balotelli non fa parte del gruppo di idoli... Ignorato anche uno striscione molto bello esposto accanto alla curva Scirea: "Noi come l’inno, storia di un grande amore bianco che abbraccia il nero". Peccato che non tutti abbiano accolto il gesto e abbiano costretto lo speaker, al 32' del primo tempo, a invitare la tifoseria a "interrompere i cori razzisti o offensivi nei confronti degli avversari o delle istituzioni".
Nel finale, poi, l'obiettivo è stato un altro: Fabio Cannavaro (anche lui assente). Il difensore, il cui ritorno a Torino evidentemente non è gradito da tutti, è stato etichettato "napoletano" in segno di disprezzo, cosa che già in passato, quando indossava proprio la maglia della Juve, gli succedeva su altri campi. Chissà se all'epoca sentire certi cori altrui infastidiva la curva di ultras bianconeri...