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Banca Progetto sotto tutela giudiziaria: finanziamenti a società legate all’Ndrangheta. Oaktree ha ceduto tutte le sue quote

di Redazione FcInterNews.it
Fonte: sole 24 ore

Banca Progetto è stato sottoposta ad amministrazione giudiziaria dalla Guardia di Finanza su delega del Tribunale di Milano - Sezione autonoma misure di prevenzione. Come si legge su Il Sole 24 Ore, l’inchiesta della Dda "ha accertato come diverse società indirettamente gestite da soggetti contigui a esponenti della cosiddetta matrice ’ndranghetista hanno beneficiato negli anni di finanziamenti erogati dall’istituto di credito con assistenza di garanzie statali previste dal Fondo centrale di garanzia a favore delle pmi del Mediocredito centrale accedendo così ad aiuti di stato a sostegno dell’economia" durante l’emergenza Covid o dopo l’aggressione della Russia all’Ucraina.

L’intermediario, si legge nella nota della procura, "ha erogato finanziamenti assistiti da garanzia statale in favore di società pienamente inserite all’interno di dinamiche criminali" agevolando la locale di ’ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo. Negli scorsi mesi, l'istituto di credito, presieduto da Massimo Capuano e guidata dall’amministratore delegato Paolo Fiorentino, ha interrotto il progetto di sbarco a Piazza Affari per portare avanti le trattative di acquisto dell’istituto di credito e il passaggio di proprietà dal fondo Oaktree - azionista unico (al 99,8%) con il veicolo lussemburghese Bpl Holdco – al fondo americano Centerbridge. 

L’analisi dei “fascicoli bancari”, si legge in una nota del procuratore di Milano Marcello Viola, "ha consentito di appurare come l’intermediario", ossia Banca Progetto, "spesso eludendo i principi della normativa antiriciclaggio, ha erogato finanziamenti assistiti da garanzia statale in favore di società pienamente inserite all’interno di dinamiche criminali, in quanto oggetto della contestazione del delitto di trasferimento fraudolento di valori, in alcuni casi commessi con l’aggravante del metodo mafioso, consistito nell’agevolazione della ’locale’ di ’ndrangheta di Legnano/Lonate Pozzolo", provincia di Varese. Le indagini, condotte dal Gico del Nucleo Pef della Gdf milanese e coordinate dalla Dda, guidata da Marcello Viola e Alessandra Dolci, hanno evidenziato "diverse criticità sull’operatività dell’istituto di credito, con riguardo ai pericoli di permeabilità dello stesso in relazione ai rapporti con soggetti indagati per gravi delitti o destinatari di misure di prevenzione personali/patrimoniali". 


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