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Bardi: "Stramaccioni è preparato, cerca la perfezione"

di Redazione FcInterNews
Fonte: http://interclubacquaviva.blogspot.it/

Bella intervista a cura dell'Inter Club Acquaviva delle Fonti a Francesco Bardi, il miglior prospetto italiano tra i pali, di proprietà dell'Inter ma in prestito a Novara, nonché titolare dell'Under 21 di Devis Mangia. Numerosi gli argomenti trattati nell'intervista, che vi proponiamo integralmente:

Francesco, raccontaci come è nata la passione per il calcio ed in particolar modo per il ruolo di portiere.

E' una passione nata quando avevo 4 anni, alla scuola materna. Spesso giocavamo nell'attiguo campo di calcetto dove ci portava una suora rumena giocatrice di calcio. Ecco proprio lei mi ha trasmesso questa passione.

Quali, a tuo parere, i requisiti più importanti per poter emergere in questo sport?

Secondo me ci vuole una grossa volontà e spirito di sacrificio. Senza questi due elementi non si va da nessuna parte. Potrebbe sembrare dall'esterno tutto molto bello, ma in realtà il calcio è uno sport duro e molto competitivo. Ci vuole una forza d'animo spiccata perchè molto spesso arrivano momenti difficili. Solo un carattere forte ti permette di superare il momento.

Dall'esterno dai l'impressione di avere un carattere forte e deciso. E' questo il tuo punto di forza?

Sì, io penso di essere un ragazzo che vive il calcio con passione che cerca di essere il più sereno possibile. Poi, come detto prima, ritengo di possedere quelle carattere giusto per superare i momenti difficili.

Esordio in serie A nel 2010 con la casacca della squadra della tua città: Livorno. Una bella soddisfazione, immagino.

Ricordo con molto piacere quella partita. Perdemmo 4-1 ma per me è stato un grande giorno. Esordire in A a 18 anni, nella mia Livorno, sotto gli occhi dei miei cari è stata veramente una gran bella cosa.

Nel 2011 vieni acquistato dall'Inter, diventi subito titolare della formazione Primavera, vinci il Torneo di Viareggio e vieni nominato come miglior portiere del Torneo. Un ottimo biglietto da visita, direi.

Quando sono arrivato all'Inter per me è stato un motivo di grande soddisfazione. Partecipare al campionato di categoria e a tornei tra i più importanti d'Italia è stato un grande prestigio. Ho avuto la fortuna di vincere il torneo di Viareggio che è stata un'emozione unica anche perchè tra l'altro la finale si è disputata nella mia città. Oltre alla vittoria della squadra sono stato premiato anche come miglior portiere e questo mi ha fatto enormemente piacere.

Come procede il tuo cammino professionale che ha, presumo, come obiettivo quello di primeggiare nei massimi livelli?

Quest'anno sono proprio contento di difendere la porta del Novara. Mi trovo molto bene sia come ambiente cittadino, sia nel gruppo che si è creato. Spero di dare il mio contributo per il bene di questa società perchè ci tengo a livello professionale. Sto vivendo un'esperienza importante che mi aiuterà in futuro.

Attualmente sei il titolare inamovibile nella formazione under 21 di mister Mangia che ha ottenuto il voucher per  gli Europei 2012 in Isdraele. Niente male! Quanta adrenalina offre la maglia azzurra e l'Inno di Mameli?

Sono delle emozioni grandissime! Avere la consapevolezza di rappresentare l'Italia, anche se a livello giovanile, è una cosa bellissima che ti rende felice e ti da grande onore. Sono state partite intense e molto combattute e la fortuna di essere passati alla fase finale di questo europeo mi gratifica tantissimo. Sono convinto che riusciremo a toglierci delle grandi soddisfazioni

Hai svolto il ritiro con i nerazzurri quest'anno. Raccontaci di Stramaccioni.

Mi ha fatto una grande impressione. Mi è sembrato un tecnico molto preparato e con molta voglia di arrivare in alto. I risultati lo stanno dimostrando. Posso dire che è un tecnico che cerca la perfezione che cura sempre i minimi dettagli e questi sono sicuramente dei punti a suo favore.

Quale giocatore nerazzurro ti ha più colpito?

Mi hanno colpito tutti per la loro semplicità specialmente fuori dal campo. Non fanno pesare il fatto di essere campioni e questo penso sia una cosa molto importante da sottolineare.

Hai dato loro un arrivederci?

Io sono già onorato di far parte dell'Inter. E' un motivo d'orgoglio per me. Io cerco sempre di impegnarmi al massimo per me stesso, per la mia famiglia e per ripagare la fiducia che l'Inter mi ha concesso.

Vorresti dire qualcosa, per finire, ai tifosi nerazzurri e agli amici di "quelli che l'Inter..."?

Auguro un gran campionato all'Inter e spero si tolga le massime soddisfazioni possibili in Italia e in Europa.


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