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Bassani: "Super League? Stupito dalla sorpresa. La Eca studiava da anni il modello Eurolega"

di Christian Liotta

Ai microfoni dell'edizione milanese de La Repubblica, Andrea Bassani, tra i fautori della nascita dell'Eurolega di pallacanestro, racconta la genesi del campionato europeo al quale il progetto della Super League è stato più volte accostato: "Nel caso di Euroleague, dalla fine del 1999 si tennero riunioni tra le leghe nazionali e i club più in vista, per l’Italia Virtus e Fortitudo Bologna oltre alla Benetton Treviso. Milano ai tempi non era tra le big. Nulla di clandestino. Ai tempi i top club non avevano alcun potere decisionale né godevano dei soldi che generavano e che restavano alla Fiba. C’era la volontà di cambiare passo anche se furono decisivi i 35 milioni l’anno per 5 stagioni messi sul piatto da Euroleague rispetto ai 20 che la Fiba fu costretta a promettere ai club".

Il calcio vi ha studiato per anni.
"Infatti, mi stupisce tutta questa sorpresa per la Superlega. È un progetto a cui Marco Bogarelli lavorava già 15 anni fa. La Eca venne a Barcellona più volte per studiare il modello, i regolamenti, le questioni legali che stavamo affrontando con le istituzioni europee".

Si parla di morte del calcio se passasse la Super League.
"Nessuno può fermare la legittima aspirazione di un grande club di decidere che strada seguire e massimizzare economicamente il brand che ha costruito. Così come è legittimo voler disputare più partite di altissimo livello, con la sicurezza di poterlo fare con quello che consegue sul valore di contratti televisivi. Ecco perché ora si aprirà un confronto tra Uefa e ribelli". 


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