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Bayern, l'ad Dreesen: "Il Mondiale per Club svilupperà un fascino che va ben oltre il vecchio torneo"

di Mattia Zangari

Jan-Christian Dreesen, amministratore delegato del Bayern Monaco, pensa che l'esperimento del Mondiale per Club a 32 squadre ogni quadriennio possa funzionare alla grande, tanto da diventare un qualcosa che arriverà a scandire i tempi del tifoso di calcio come succede già per i tornei più importanti: "Sono convinto che il Mondiale per Club possa diventare un torneo che ispira i tifosi di tutto il mondo – ha spiegato il dirigente dei bavaresi al quotidiano locale Abendzeitung –. Questa competizione svilupperà un fascino che va ben oltre il torneo annuale giocato in passato. È sicuramente una distinzione e un onore per noi essere coinvolti in questo straordinario torneo. Il fatto che in futuro si svolgerà solo ogni quattro anni e non ogni anno, come avveniva in precedenza, accrescerà il valore del titolo. È una vera e propria coppa del mondo, a livello di club. Il torneo può anche essere un’opportunità per i giovani giocatori, che possono essere utilizzati più spesso in campionato nella stagione successiva al Mondiale per Club. E soprattutto i giocatori dei Paesi più piccoli hanno la possibilità di diventare campioni del mondo. Questo è molto interessante". 

E poi, ultimo ma non per importanza, il Mundial de Clubes porta con sé un ottimo impatto economico: "Con la combinazione di Mondiale per Club e Mondiali (che si terranno anche in Canada e Messico nel 2026, ndr), possiamo sviluppare molto, soprattutto nel mercato statunitense. È un Paese enorme con milioni di appassionati di sport. Sarà importante sfruttare il nostro potere per ottenere ancora di più sul mercato statunitense, anche in termini di merchandising". 


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