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Beccaria Cup, ieri la finale a Interello. Zanetti: "Messaggio di fratellanza"

di Raffaele Caruso
 Beccaria-Inter, ieri la finale della Beccaria Cup è stata una partita indimenticabile per il messaggio che ha lanciato. La squadra dei giovani detenuti dell’istituto penale minorile ha lasciato il carcere per andare al Suning Youth Development Center in memory of Giacinto Facchetti e scendere in campo con i giovani calciatori dell’Inter. L’attività si è svolta con la collaborazione di Nilox, Official Electric Mobility Partner del Club nerazzurro, che ha donato i kit da gioco alle due squadre.

Un match, unico nel suo genere, tra due squadre miste formate con un sorteggio. In panchina, come mister, da un lato Javier Zanetti, vice presidente dell'Inter, e dall’altro Massimo Achini, Presidente del CSI Milano, già allenatore della squadra del Beccaria. A dare il calcio d’inizio l’Assessore allo Sport del comune di Milano, Martina Riva. All’evento ha assistito inoltre il Garante dei Diritti dell’Adolescenza di Milano, Silvio Premoli.

“La squadra del Beccaria - racconta Massimo Achini - è nata quattro anni fa. Da allora ci alleniamo regolarmente tutti i venerdì nel cortile nell’ora d’aria del carcere. È una squadra vera che si allena con impegno e serietà. Negli anni sono passati dalla squadra tantissimi ragazzi. Abbiamo un turnover altissimo ma in tutti è rimasta la bellezza di aver fatto parte di questo gruppo. All’interno del carcere spesso disputiamo amichevoli e l’Inter collabora attivamente al progetto da 3 anni. Abbiamo giocato due volte al Beccaria con gli Allievi Nazionali nerazzurri e abbiamo vissuto l’incredibile esperienza di portare la nostra squadra ad Appiano Gentile per assistere a un allenamento dell’Inter nel 2018. Quest’anno si avvera il sogno di una vera Beccaria Cup, la prima di una lunga serie di edizioni”.

“I valori dello sport sono essenziali per la crescita dei ragazzi – spiega Javier Zanetti – e l’obiettivo del Settore Giovanile interista è da sempre quello di assicurare per i nostri atleti lo sviluppo come persone a tutto tondo e membri attivi della società affiancato e a supporto della performance sportiva. Questi momenti di incontro sono quindi assolutamente importanti sia per i nostri ragazzi che per i giovani del Beccaria, per lo scambio educativo che si viene a creare grazie alla competizione sana sul campo di calcio. L’Inter crede in questo progetto perché crede nello sport come motore di inclusione sociale, come messaggio universale di fratellanza e come strumento per crescere insieme”.

"Un pomeriggio importante e ricco per i giovani detenuti della squadra di calcio del Beccaria che si sono recati presso il centro di allenamento del Settore Giovanile dell’Inter - afferma Cosima Buccoliero, Direttrice dell’istituto di pena minorile Beccaria -. Grazie a tutti coloro che hanno permesso che questo evento si realizzasse, la dirigenza dell’Inter, il Comune di Milano e il CSI con il suo presidente nonché allenatore della squadra che da tanti anni porta avanti un progetto di sport inclusivo. Lo sport è un valore fondamentale per la crescita dei nostri giovani e ancora di più lo è se diventa occasione di incontro e di scambio di esperienze tra ambienti diversi. Quest’oggi sul campo c’erano solo ragazzi come tanti, con la stessa voglia di divertirsi e di stare insieme”.

L’iniziativa, per i ragazzi del settore giovanile nerazzurro, si inserisce all’interno del progetto Educational portato avanti dal Club con l’obiettivo di offrire ai giovani calciatori formazione e strumenti per migliorare non solo come giocatori ma anche a livello umano e personale, affrontando le tematiche più importanti per la loro crescita extra campo.
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