Belardinelli, ricostruito l'incidente che ha portato alla morte dell'ultrà
La Procura di Milano ha ricostruito l'incidente che il 26 dicembre 2018 ha causato la morte di Daniele Belardinelli, a poche ore da Inter-Napoli di campionato. Per l'accaduto è stato chiesto il rinvio a giudizio per omicidio volontario per il tifoso napoletano Fabio Manduca, 40 anni. L'uomo è ai domiciliari da quasi un anno.
"Ora è la consulenza firmata dall’anatomopatologa Cristina Cattaneo, dai medici legali Vera Merelli e Andrea Piccinini, dal tossicologo Domenico Di Candia e dall’ingegnere Remo Sala a chiudere il cerchio e a ricostruire nel dettaglio le fasi dell’investimento. I consulenti hanno analizzato non solo le ferite sul corpo del 39enne, ma anche i minuscoli frammenti di vetro trovati sul giubbotto della vittima e tracce di «sigillante» isolate sui vestiti compatibile con quello usato dalla Renault per costruire il Suv Kadjar guidato da Manduca - si legge sul Corriere della Sera - Al passaggio dei primi mezzi dei napoletani, quando lo scoppio di un petardo ha dato il segnale, Dede si è fiondato verso un Ford Transit al quale, con un bastone o una punta di ferro, ha sfondato il finestrino posteriore. La manovra improvvisa del furgoncino gli avrebbe procurato una lesione alla clavicola per poi farlo cadere a terra con la fronte su un tombino. Poi il Kadjar di Manduca avrebbe travolto il corpo già a terra della vittima. Il passaggio di entrambe le ruote, anteriori e posteriori, ha provocato le gravissime lesioni al bacino e ad alcuni organi interni. Ferite aggravate dalle manovre dei tifosi per «spostare» il corpo e trasportarlo al San Carlo".
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