Ai microfoni di
Radio Anch’Io Sport è intervenuto
Marco Bellinazzo, giornalista de
Il Sole 24 Ore. Si comincia analizzando il pesante passivo registrato nei bilanci dalle big di Serie A: “Sicuramente il peggio è alle spalle - ha esordito -. L’emergenza sanitaria e il lockdown ha creato delle voragini, ma ci sono anche problemi di carattere strutturale che i nostri club si stanno portando dietro. La prima misura alcune società l’hanno già adottata riducendo il monte ingaggi e cedendo dolorosamente alcuni giocatori, questo ha portato un po’ di sollievo ai conti. Bisognerà riaprire gli stadi al 100% al più presto, poi sarà importante che anche il mondo politico faccia la sua parte, mettendo i club nelle condizioni di competere con le big europee con stadi adeguati. Lo sport non è solo un passatempo, ma è anche un’industria. Bisogna mettere tutti nelle condizioni di poter funzionare e competere. La Superlega sicuramente sarebbe stata la soluzione più immediata, anche se forse non con quel modello. Serve un sistema per ridistribuire le ricchezze. Servirà che il mondo del calcio nel suo insieme si mostri più responsabile, la FIFA deve andare contro la lobby dei procuratori, considerato che a loro va la fetta più importante della torta della valorizzazione dei giocatori”.
Chiosa sull’azionariato popolare: “Io credo che sia arrivato il momento di far partecipare i tifosi alle dinamiche societarie, ma serve una normativa che noi non abbiamo e serve un modello che dia spazio ai tifosi soprattutto nei piccoli e medi club. Se non ci adeguiamo ci ritroveremo con tante proprietà straniere che poi alla lunga perdono interesse, allontanandoci dalla passione popolare”.