.

Bellinazzo: "Inter, le restrizioni dalla Cina non sono un problema per Suning. Ma i soli sponsor non bastano"

di Christian Liotta

Dal proprio spazio per Goal.com, Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, prova a chiarire quelle che saranno le linee guida dell'Inter per il mercato di gennaio: "A pesare sulle scelte della dirigenza nerazzurro non sono tanto le restrizioni finanziarie sulle attività all’estero imposte da Pechino alla proprie aziende, quanto l’esigenza di mantenere in ordine i conti. Le limitazioni prospettate del Governo cinese non sono un problema per Suning che non ne è il destinatario data la forza economica e politica del gruppo di Zhang Jindong. I paletti da rispettare sono connessi piuttosto al fair play finanziario. L'accordo firmato dall’Inter di Erick Thohir con prevede un periodo di monitoraggio che va fino alla stagione 2018/19. L’Inter doveva chiudere il bilancio 2015/16 con un deficit massimo di 30 milioni e portare il bilancio in pareggio al 30 giugno 2017.  Un obiettivo raggiunto in quanto il bilancio 2017 si è chiuso con una perdita di 24 milioni, da cui vanno però sottratte le spese “virtuose” per il Fair Play Finanziario (settore giovanile, Inter Campus e quelle sostenute per gli impianti)".

Bellinazzo aggiunge: "I ricavi, rispetto al 2016, sono aumentati infatti del 33% e si attestano sui 320 milioni di euro. Al netto delle plusvalenze da calciomercato che hanno portato incassi per circa 40 milioni e dei “bonus” legati alla partecipazione al girone dell’Europa League (una quindicina di milioni complessivi) significa che il fatturato strutturale del club nerazzurro – diritti tv, stadio e area commerciale – è cresciuto di circa 60 milioni. Tuttavia Suning non può spingere all’infinito sulla leva dei contratti di sponsorizzazione “interni” e sulle entrate incideranno la mancata partecipazione all’Europa League e minori plusvalenze. Ecco perché Suning ha imposto alla dirigenza di ragionare in chiave di autosufficienza economica per chiudere anche i conti 2018 in pareggio. L’anno prossimo, magari con la Champions in tasca, si potrà ragionare diversamente. L’arrivo del giovane Alessandro Bastoni dall’Atalanta va in questa ottica conservativa".


Altre notizie
Domenica 15 dicembre