"Benitez, il Mondiale non conta più. Sul mercato..."
Fonte: TMW
Per ascoltare un commento di Massimo Moratti si sono dovute attendere le 18.45 di ieri, quasi un giorno dopo la deludente prestazione dei nerazzurri, seppur imbottiti di giovani, vista a Brema, che non ha di certo alleggerito i timori del presidente nerazzurro riguardo condizione e futuro della squadra, soprattutto in ottica Mondiale, e annebbiato i dubbi, che anzi ora si stagliano sempre più insistenti, sulla panchina di Rafa Benitez.
Parole pesanti secondo Luca Marchetti, volto noto di Sky ed esperto di calciomercato, che dal sue editoriale per TuttoMercatoWeb, riguardo la situazione in casa Inter, rivela: "Il futuro di Benitez non dipende neanche dal mondiale per club. Dalla vittoria. Può andar via a prescindere. Ecco perché i nomi, che fino a questo momento erano stati accantonati (sia per le vittorie su Twente e Parma sia per la fiducia societaria) tornano prepotentemente di moda. Capello, Spalletti, Leonardo e Zenga. In rigoroso ordine di gradimento. Si ritenta quindi con il ct della nazionale inglese. Quello che era stato in cima ai desideri nerazzurri per il post Mourinho. Poi Spalletti: perché in Italia ha cercato di contrastare proprio l'Inter prima di andare a vincere in Russia. Per liberare entrambi però va fatta una trattativa e vanno tirato fuori dei soldi. La strada più facile (qualora ce ne fosse la volontà) è quella che porta a Leonardo. Libero. Ma targato rossonero. E ultimo Zenga, cuore nerazzurro che più non si può. Benitez per rimanere sulla panchina dell'Inter dovrà stravincere il mondiale, non solo vincere. La sensazione è che Rafa dovrà dimostrare di avere la squadra dalla sua, di dare un'anima a quest'Inter, far vedere al presidente che il suo progetto è quello vincente. Insomma fare tutto quello che finora non è riuscito a fare per convincere fino in fondo Moratti di essere l'uomo giusto per continuare il ciclo vincente Mancini-Mourinho".
Per quanto riguarda il mercato invernale, sono tanti i nomi caldi annotati sul taccuino degli uomini mercato nerazzurri, da Ranocchia a Lamela, passando per Cassano. Secondo Marchetti, nella giornata di ieri c'è stato un incontro tra Inter e Genoa: "Si è parlato di Ranocchia: valutazione della seconda metà 11 milioni di euro. Si è parlato di poter inserire nella trattativa la metà del cartellino di giovani interessanti che Benitez sta utilizzando ora come Crisetig e Alibec oppure la metà di Destro (ora al Genoa). Se questa trattativa non dovesse andare in porto, pronta l'alternativa: Agger del Liverpool. Si potrebbe anche profilare uno scambio con Santon (oppure Muntari o Mariga che non dispiacciono a Hodgson). Il Genoa intanto punta Britos (che avendo segnato due gol di fila diventa sempre più caro). A proposito di goleador bolognesi Marco Di Vaio l'ha chiesto praticamente mezza serie A. A Bologna venerdì i giocatori faranno la messa in mora, ma il capocannoniere per il momento pensa solo alla salvezza della sua squadra. Quindi al di là dei sondaggi Inter, Milan, Juve dovranno aspettare… La vera 'guerra di mercato' fra le due milanesi è su Erik Lamela. Braida ha anche visto la partita del River contro l'Estudiantes dove neanche il nuovo fenomeno del calcio argentino ha potuto altro (0-4 dopo neanche un'ora di gioco)... L'Inter è pronta a fare un'offerta. Sarà comunque un arrivo per giugno, visto che ancora non ha in mano il passaporto comunitario. Galliani, prima della debacle in casa contro l'Ajax, ha dichiarato che un attaccante serve, non uno qualsiasi però. E allora in attesa di capire come evolverà la vicenda Cassano (venerdì ci sarà la prima udienza) attenzione anche a Paloschi che intanto si è aggregato con il gruppo, anticipando un riscatto che comunque era previsto per giugno".
Infine, in questi giorni dalla Spagna si blatera tanto di un Eto'o fortemente corteggiato dal Real Madrid: "A Moratti mancava solo questa. Che Mourinho oltre a portargli via lo spirito dell'Inter vincente, gli porti via anche il suo uomo gol…". La trattativa in realtà si presenterebbe alquanto improbabile in quanto il camerunese, una volta sbarcato a Mafrid, non potrebbe essere schierato in Champions. Risulterebbe inoltre inverosimile immaginare un Moratti che, in uno dei momenti meno brillanti della storia recente nerazzurra, si lasciasse portar via il capocannoniere della Serie A.