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Bergamo: "Sono innocente. Mi dimisi perché..."

di Riccardo Gatto

Ai microfoni di Radio Sportiva, l'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo torna sulla decisione della Corte dei Conti che costringerà gli ex arbitri a pagare 1 milione di euro per danni d'immagine: "Noi sapevamo di avere una pendenza nei confronti della Corte dei Conti. A parte il dettaglio tecnico, quello che i nostri avvocati non aspettavano era una sentenza precedente all´esaurimento dei livelli di giudizio del Tribunale di Napoli. Io rinuncerò alla prescrizione, perché voglio difendermi fino all´ultimo respiro ed essere già condannato dalla Corte dei Conti lo trovo fuorviante. In Italia le cose funzionano in maniera bizzarra e dobbiamo prenderne atto".

"Io ero il designatore ed in questo pacchetto confezionato su misura, non so a quale titolo sono stato considerato il maggior contribuente per la Federazione. E´ strano che, in un momento in cui le nostre richieste in materia di intercettazioni stanno progredendo, esce una sentenza che ci condanna".

"Non ho commesso illeciti e non sono mai venuto meno alle mie responsabilità. La Corte dei Conti dovrebbe interessarsi di eventuali errori commessi da pubblici ufficiali o per la pubblica amministrazione, ma noi non siamo tali. Non credo che il Tribunale di Napoli possa farsi influenzare da questo".

"Io posso dire con assoluta certezza che io non sono stato giudicato dalla Giustizia Sportiva, perché al momento del processo sportivo non ci è stato dato il tempo per difenderci".


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