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Bergomi: "Conte e l'Inter devono lavorare insieme per vincere. Vidal ha qualità, Eriksen discorso difficile"

di Stefano Carnevale Schianca
Fonte: sky sport 24

Nel corso della programmazione di Sky Sport 24 Giuseppe Bergomi ha commentato il momento dell'Inter in questa fase antecedente all'inizio dell'annata nerazzurra. Il discorso parte dal mercato, con Ngolo Kantè al centro di speculazioni dei giornalisti: "L’altro giorno ho visto Chelsea-Liverpool, il francese è stato il migliore dei Blues. Sicuramente sarebbe un rinforzo fondamentale, come calciatore lo apprezzo molto. Parlando invece di Conte, ritengo che ognuno di noi abbia un processo di crescita nel proprio lavoro e nella vita. Una sconfitta non è una questione di vita o di morte, i tifosi hanno bisogno di credere in un sogno, in un rapporto con l’allenatore e la società in una determinata maniera. Penso che se davvero si sia chiarito ogni aspetto nel famoso meeting del mese scorso allora alla prima sconfitta non ci saranno problemi. Non sono dell'opinione che i nerazzurri siano obbligati a vincere contro la Juventus; ciò che importa è la gestione fra Conte, società e giocatori, che devono tutti andare nella medesima direzione. Dando mostra del giusto atteggiamento si costruiranno le basi migliori per il successo, deve entrare in empatia con l’ambiente. Vidal? Non so che giocatore troveremo. Analizzando le sue ultime annate non era più quel giocatore determinante, in certi casi ha fatto la riserva, anche se nelle partite contro l’Inter in Champions League è stato il migliore per leadership e carattere. Il cileno trequartista? Quello è un ruolo rischioso nell’Inter, finisci con l’allargare le punte e le svalorizzi, compromettendo le combinazioni fra gli attaccanti. Può comunque giocare più avanzato, le soluzioni sono tante. Per quanto riguarda Eriksen, il problema sarà simile allo scorso anno, a meno di un cambio netto di atteggiamento nel non possesso ma è difficile cambiarlo in così poco tempo. Troverà spazio in virtù della sua qualità, tuttavia inserirlo in uno schema come quello di Conte rimane dura”. 


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