Bergomi: "Fossi nell'Inter mi concentrerei sull'EL. Eriksen 'alla Pirlo'? Difficile, meglio dietro le punte"
L’Inter deve puntare di più al campionato o è meglio concentrarsi sull’Europa League? Incalzato dalla domanda di un ascoltatore di SkySport, Beppe Bergomi dice la sua sul proseguo della stagione nerazzurra una volta messa alla spalle l’emergenza Coronavirus: "In questo momento l’Inter è a sei punti di distanza dalla Juve, diciamo 7 dato che ha lo scontro diretto a sfavore. Contro il Ludogorets ci sono stati diversi cambi, ma il turno col Getafe deve essere affrontato con la squadra migliore - dice lo Zio -. Quella spagnola è una squadra forte, assomiglia all’Atletico Madrid: ha un allenatore brutto, sporco e cattivo che si ispira a Simeone. Fossi nell’Inter mi concentrerei sull’Europa League, anche se ci sono altre squadre forti. Se dovessi fare una rotazione la farei in campionato, perché tra le prime quattro ci arriva. In Europa League me la giocherei con la miglior formazione".
Sul possibile impiego di Christian Eriksen come regista ‘alla Pirlo’, l’ex capitano nerazzurro si dice scettico: "Lo diceva anche Capello, ma personalmente penso sia difficile, nonostante abbia la qualità per farlo. Non mi sembra un giocatore che ama il contrasto e lì sei in una zona calda. Penso che per sfruttarlo al meglio nel 3-5-2 di Conte viene difficile, forse è arrivato il momento di cambiar qualcosa a livello tattico: magari un rombo per lasciarlo libero dietro le punte, di arrivare alla conclusione e di fare la giocata. In questo momento trovare un posto per Eriksen nel 3-5-2 di Conte diventa difficile".