Bergomi: "Pioli sarebbe da confermare. Il gap con la Juve? Si azzera con tre innesti. Con Suning si può"
Fonte: Gazzetta dello Sport
"Stefano è una persona perbene che utilizza il cuore quando lavora. E questo non è un dettaglio, il tifoso interista lo ha percepito. Ecco perché domenica la Nord ha intonato il suo nome". Così Beppe Bergomi parla di Pioli sulle colonne della Gazzetta dello Sport. L'ex nerazzurro elogia il lavoro del tecnico parmigiano e ne tesse le lodi: "Io non avrei dubbi. Proseguirei con Pioli in panchina anche per la prossima stagione. Sta dimostrando di essere quel «potenziatore» che sperava di diventare quando la famiglia Zhang lo ha investito del ruolo. Ha intrapreso questa strada che può essere complicata in uno spogliatoio come quello nerazzurro, ma che si rende necessaria se si vuole puntare in alto. Faccio alcuni esempi: Medel non più centrocampista, ma difensore centrale; Banega o Joao Mario, non più insieme se non davanti a una necessità estrema; D’Ambrosio sempre in campo, a destra o sinistra. Insomma, strade precise. E in questi casi i risultati e le prestazioni ti devono venire incontro per sostenere le tue tesi".
Suning programma un mercato sontuoso per la prossima stagione, ma intanto Napoli e Roma potrebbero perdere qualche punto e allora Inter e Lazio potrebbero approfittarne. "Il margine di errore consentito ai nerazzurri è nullo. Quando devi recuperare, sai che andrà così. Poi in estate si ripartirà da zero, ma come punti in classifica. Perché a questa intelaiatura mancano tre tasselli per colmare il gap con la Juventus: un difensore centrale, un centrocampista completo e un giocatore offensivo. L’Inter, tra tutte, è il club più attrezzato per avvicinarsi ai bianconeri".