Bergomi: "Stasera è cruciale. Miranda giocatore vero, Ljajic deve saltare l'uomo. E tra Spalletti e Mancini..."
Fonte: ForzaRoma.info
Intervistato da Roma Tv, Beppe Bergomi si sofferma sulla sfida di scena questa sera all'Olimpico fra Roma e Inter, squadre che a detta dell'ex capitano nerazzurro "vivono un buon momento. I giallorossi vengono da otto vittorie consecutive, risultato di un gioco positivo. L’Inter sta bene, la partita contro la Juve in Coppa Italia ha dato entusiasmo agli uomini di Mancini. Spalletti? Devo fargli i complimenti, non pensavo riuscisse a trasformare così l’ambiente. Brava anche la società che a gennaio ha preso Perotti, Zukanovic ed El Shaarawy. Il bosniaco è un giocatore di temperamento, lo vedo come centrale dotato fisicamente. Il Faraone? Ogni giocatore ha una sua chiave d’entrata, c’è la bravura dell’allenatore che mette i giocatori al loro posto, vedi Salah. Perotti ha avuto un maestro come Gasperini, è l’arma tattica di Spalletti perché nel 4-2-3-1 fa densità e disturba il portatore di palla, poi lo ritrovi in fase offensiva. Dzeko deve migliorare, qualcosa si è visto ma nulla di eccezionale, ma ha potenzialità che vanno sfruttate. L’Inter ha una grande squadra, manca però il ragionatore in mezzo al campo, Mancini ha puntato sempre su Medel o Melo. Miranda giocatore vero, poi c’è un grande portiere. Finora l’Inter non ha mostrato un gioco entusiasmante, si è accontentata di vincere subendo poco e giocando non bene. Perisic sta giocando nel suo ruolo. Qualità? Ljajic viene visto come trequartista, deve saltare l’uomo. Kondogbia sta faticando, si innamora troppo della palla. Tratti comuni tra i due allenatori? Sono diversi: Mancini dà importanza ai moduli. Spalletti rispetto al passato mi sembra diverso caratterialmente. Se la Roma vince può puntare al secondo posto, se esce un pareggio la situazione rimane invariata, se vince l’Inter cambiano gli scenari, sarà una partita cruciale".
Chiusura sui suoi ricordi contro i giallorossi: "Noi perdevamo sempre a Roma, loro sempre a Milano. Ricordo uno straordinario gol di Falcao. Io segnai a Tancredi, da fuori area col destro, la palla toccò la traversa ed entrò. Oggi mi aspetto più tatticismo del solito, ma prevedo anche una bella gara con due squadre talentuose che vogliono vincere. Penso sia positivo che ci siano queste due proprietà straniere, il calcio si deve aprire a chi viene da fuori".