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Berlusconi: "Il calcio italiano è debole da molti anni, un errore prendersela con gli stranieri"

di Mattia Zangari

"Le dimissioni di Tavecchio e l’allontanamento di Ventura erano scelte inevitabili. Anche il calcio, come tante altre cose in Italia, è bene che riparta da zero. Sarebbe però sbagliato se facessimo di Tavecchio o Ventura i soli colpevoli". A dirlo è Silvio Berlusconi, ex presidente de Milan, che poi parla del tema stranieri come falso problema del calcio del belpaese: "Il calcio italiano è da anni molto debole e le responsabilità sono di tanti. È un errore prendersela con gli stranieri. Le società dovrebbero utilizzarli per far crescere i calciatori italiani, e non per sostituirli. Nel mio Milan - ha spiegato il leader di Forza Italia - campioni stranieri come Gullit e Van Basten, Rijkaard, Shevchenko, Kakà, Ibrahimovic, erano sempre affiancati da campioni italiani di assoluto valore: basti ricordare Baresi, Costacurta, Tassotti, Maldini, Inzaghi, Gattuso e tanti altri nazionali italiani". 


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