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Bernardo Redin: "Guarin un talento. E pensare che..."

di Christian Liotta

Fredy Guarin raccontato da chi per primo ha avuto la fortuna di apprezzarne le sue qualità, quando il neo-interista era ancora un ragazzino: Bernardo Redin, direttore tecnico dell'Atletico Hulla, la squadra dove Guarin mosse i primi passi da calciatore, ricorda il suo primo impatto col centrocampista. "Aveva sedici anni quando lo vidi la prima volta; andai a vedere una partita della nostra squadra riserve e decisi di portarlo in prima squadra. Non era nemmeno nella lista dei prospetti, però ha lavorato tanto e alla fine si è guadagnato un posto anche nelle selezioni giovanili della Colombia".

Redin si attribuisce anche qualche merito nella formazione tecnica e fisica del giocatore: "Iniziò da volante offesnivo, io gli insegnai a stare a metà campo, a giocare anche più arretrato. Aveva già ottima confidenza nel palleggio e buona visione di gioco e questo lo aiutò". Ma ciò che colpì particolarmente Redin fu la capacità di Guarin nel condurre il gioco: "Era uno che non correva tanto per correre". E adesso, dopo il Porto, l'Inter, una bella soddisfazione per Redin che si toglie anche un sassolino dalla scarpa: "In Colombia pensavano che non fosse adatto per giocare all'estero". 


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