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Berti: "Oggi passa l'Inter. Tifo per Barella, prenderei subito il Papu. Eriksen? Non mi piace"

di Christian Liotta

Intervistato da Libero, Nicola Berti, ex centrocampista di Inter e Fiorentina, ricorda le esperienze nelle due squadre che fra poco scenderanno in campo per gli ottavi di finale di Coppa Italia: "“Degli anni in viola porto nel cuore la prima stagione, quando arrivammo quarti proprio davanti all’Inter. Ero un ragazzino al primo anno di Serie A e mi ritrovai a giocare con 2 Campioni del Mondo come Antognoni e Oriali. In nerazzurro ho vissuto 10 anni meravigliosi. Mi batte il cuore solo a ripensarci. La cavalcata-gol contro il Bayern Monaco, lo Scudetto dei record e le 3 Coppe Uefa vinte da protagonista i momenti più belli".

Chi passa il turno?
"Dico Inter. La Fiorentina è in leggera crescita, ma deve fare di più. Conte farà turnover, però non deve assolutamente prendere sotto gamba la Coppa Italia. Guai a snobbarla dopo essere usciti dalla Champions. Bisogna arrivare in fondo”.

Nicolò Barella può essere il suo erede per leadership nel centrocampo interista?
"Tifo per lui. È il mio preferito. E poi abbiamo la stesse iniziali NB. Potrebbe fare pure meglio di me, anche se è molto difficile... (ride, ndr)”.

Lei ha giocato sia con l’Inter che al Tottenham come Eriksen. Come si spiega la crisi del danese?
"Giocare senza pubblico è un disastro: io non so come avrei fatto col calcio al tempo del Covid. Senza tifosi perdi carica e stimoli, difficile dare il meglio. Gli ultimi mesi a Londra comunque Eriksen non giocava titolare, magari era già nella fase calante della carriera. Conte ha provato a cambiare modulo per lui, ma nelle occasioni che ha avuto il danese non ha dimostrato nulla di che in campo. E poi non mi piace: ha una faccia sempre triste, non trasmette emozioni. È solo un problema per l’Inter”.

A questa Inter manca un po’ di fantasia. Uno alla Papu Gomez farebbe comodo...
“Lo prenderei subito. Va per i 33 anni e non bisogna esagerare con i costi, ma farebbe comodissimo. Manca uno dietro le punte che salti con facilità gli avversari”.

Si parla di un ritorno di Eder: può essere utile o lo lascerebbe in Cina?
“Eder ha sempre fatto il suo, ma non sono favorevoli ai ritorni. Preferirei un giovane talento emergente che possa arrivare all’Inter con fame ed entusiasmo”.


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