Bianchi: "Tv, anche Thohir ora vuole massimizzare"
Al di là di come andrà l'assemblea di Lega Serie A di oggi (e per la quale i presidenti sono allertati fino a giovedì, a evidenziare la delicatezza della riunione), i club del massimo campionato non possono fare a meno dei diritti televisivi, autentico motore della macchina pallonara, e quindi un accordo va trovato. Come evidenzia dal suo blog SpyCalcio il giornalista de La Repubblica Fulvio Bianchi, poi, i presidenti si augurano che alla fine la 'torta' da dividersi, tra criptato e chiaro, sia la più alta possibile: "Nell'eventualità si arrivi ad una soma complessiva dal 2015 al 2018 di 1,3 miliardi all'anno, rispetto al miliardo attuale, al netto di mutualità e commissioni (per Infront) sarebbero 1,1 miliardi da dividere fra i club (ora sono 823). La Juve, per fare un esempio, prenderebbe 120 milioni (ora sono 91), l'Inter 94 (ora 71) e il Sassuolo 26 (ora 20). Per questo il motto di Andra Agnelli, Erick Thohir, Giorgio Squinzi e c. è: "massimizzare i ricavi". Come detto, i club vivono, e vincono, grazie ai soldi delle tv: il 48% delle entrate in Italia è televisivo (47% in Francia, 43% in Inghilterra, 40% in Spagna e 23% in Germania, la solita Germania virtuosa). Solo Juve, Udinese e Sassuolo (a Reggio Emilia) hanno iniziato un percorso virtuoso con lo stadio di proprietà".