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Bidone d'Oro, in lizza anche Materazzi: ma perché?

di Fabio Costantino

In perfetto parallelismo con l'assegnazione del Pallone d'Oro, che ha visto la frescca e inspiegaabile esclusione di Wesley Sneijder dal podio dei vincitori, Radio2 Caterport ha comunicato la lista dei candidati all'assai meno ambito Bidone d'Oro. Lo scorso anno, dopo il 'trionfo di Quaresma, ad aggiudicarsi il premio è stato Felipe Melo, simbolo di una Juventus allo sbando. Quest'anno non mancano i candidati di lusso, primo fra tutti Antonio Cassano, che più delle prestazioni sul campo paga i suoi comportamenti fuori, oggi causa del suo probabilissimo licenziamento dalla Sampdoria. Oltre al talento di Bari vecchia, in lizza per il Bidone d'Oro figurano lo scontatissimo Adriano, Diego, Mancini, Ronaldinho, Materazzi, Amauri, Cannavaro, Mutu e, a difesa del titolo dello scorso anno (ma con scarse possibilità di riconquistarlo), Felipe Melo.

Spicca, tra i sopra citati, il coinvolgimento di Marco Materazzi. Che Mancini, l'altro nerazzurro, non abbia fatto (o potuto fare) nulla per invertire il trend, è evidente, ma il difensore dell'Inter, anche lui vincitore della Tripletta nel 2010 (in campo anche nella finale di Tim Cup e per pochi minuti a Madrid), è un pesce fuor d'acqua. Possibile che sia stata qualche prestazione sotto tono in questo campionato a cambiare radicalmente un anno straordinario anche per Matrix? Come il Pallone d'Oro, anche la sua antitesi cela delle verità che ci sfuggono.


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