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Bilancio 2012 in passivo, ma il risanamento è partito

di Christian Liotta

Come abbiamo riferito, il bilancio del 2012 dell'Inter in approvazione quest'oggi farà registrare un passivo di ottanta milioni di euro. Un risultato che risulta anche migliore del 2011, quando si chiuse con un passivo di 87 milioni, e che, come ricorda dal suo blog su Il Sole 24 Ore il giornalista Marco Bellinazzo, fotografa una fase antecedente alla svolta nella politica societaria voluta dal presidente Massimo Moratti.

Si ricorda come il deficit del bilancio chiuso al 30 giugno 2012 sia frutto "anche di alcuni acquisti che di fatto sono stati anticipati a gennaio 2012, nella sessione invernale. Il calciomercato estivo ispirato ad una maggiore attenzione all'equilibrio dei conti e i tagli al monte ingaggi incideranno positivamente sul bilancio 2013, in quanto le operazioni sono state portate a termine dopo il 1° luglio. Il costo del lavoro, per esempio, scenderà dai circa 160 milioni del bilancio 2012 a 120 milioni".

L'uscita dalla Champions League ha portato ad una contrazione dei risultati al botteghino (-20 milioni), ma in termini di premi e market pool ha comunque portato nelle casse societarie 31 milioni. Bellinazzo conclude ricordando che "per rispettare il limite dei 45 milioni di rosso nel biennio 2011/12 e 2012/13 previsto dalle regole Uefa, l'Inter dovrebbe produrre in questa stagione un utile di almeno 30 milioni. Un traguardo verosimilmente irraggiungibile in un arco temporale così breve e, soprattutto, giocando in Europa League. Tuttavia, se si riuscirà invertire la rotta sensibilmente nel 2013 dimostrando con i fatti di aver imboccato la via dell'"austerity", i revisori Uefa potrebbero non applicare sanzioni rilevanti, ma pretendere semplicemente un'accelerazione della nuova linea societaria. Per la squadra nerazzurra, in attesa di capire quando e come andrà in porto l'investimento cinese nel capitale, sarà fondamentale però qualificarsi alla prossima Champions". 


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