Bini: "All'Inter dirigenti che non c'entrano nulla"
Ai microfoni di TMW Radio, l'ex giocatore dell'Inter Graziano Bini commenta con toni amari il momento difficilissimo del club nerazzurro: "Ci sono delle scelte sbagliate proprio all'inizio. Questo allenatore non lo condannerei più di tanto perchè non conosceva il calcio italiano. Io reputo che l'Inter abbia una rosa abbastanza forte, ma manca la società. Non la società nel senso del presidente, mancano i dirigenti con la personalità di imporre un po' di timore anche ai giocatori. Da quando è andato via José Mourinho, l'Inter ha cambiato otto allenatori. Allora tutti gli allenatori sono stupidi? Qui c'è una dirigenza che non c'entra niente. Javier Zanetti è stato un grandissimo giocatore, ma va bene come rappresentanza, Piero Ausilio non c'entra niente. Stiamo parlando dell'Inter. La colpa è dei dirigenti che non si sanno imporre. Alla Juventus Pavel Nedved quando parla con Agnelli ha la forza di dire quello che pensa. Questi no, perchè hanno sempre paura di mettersi in contrasto e allora si assoggettano a quello che dice il presidente".
Sul banco anche il caso legato a Mauro Icardi: "Ci son stati dei dirigenti che hanno detto che non sapevano che aveva scritto il libro. Nello spogliatoio lo sapevano tutti, ma i dirigenti dove vanno alla mattina? Alla Juventus se scrivi un libro prima devi chiedere il permesso alla società e poi la società legge la bozza. Se c'è da correggere qualcosa si corregge e non veniva fuori questo pandemonio. Ritorno di Massimo Moratti? Non è mica questa la soluzione dei problemi.".
A proposito della sconfitta con l'Atalanta, Bini trova il momento simbolo della crisi: "L'ingresso di Geoffrey Kondogbia. Il centrocampista sembrava uno che fosse 10 kg in sovrappeso. Io, dirigente della società, parlo col presidente che è a 20mila chilometri di distanza e si comunica la decisione di andare in ritiro e il ritiro si ferma quando si inizia a correre. Una volta si faceva così. Ai giocatori dà fastidio andare in ritiro perchè son lontani dalle famiglie. I dirigenti non hanno questa personalità, Ausilio e Zanetti".