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Bisoli: "Zapata con Dzeko sarebbe ottimo. Nainggolan deve avere rimpianti"

di Christian Liotta
Pierpaolo Bisoli, ex tecnico di Bologna, Cremonese e Cagliari tra le altre, ha parlato ampiamente della situazione dell'Inter ai microfoni di TMW Radio. Partendo dal neo arrivato Edin Dzeko: "Voleva andare via, fare un'altra esperienza e quindi la Roma è stata anche costretta a cederlo. Magari ti privi di un giocatore così importante, ma ne arriva un altro che ha entusiasmo, freschezza, voglia e può sostituirlo nel migliore dei modi. Il bosniaco rispetto a Romelu Lukaku ha caratteristiche diverse perché il belga è uno che ti assicura 20 gol, mentre Dzeko non ne ha mai fatti così tanti. E' un giocatore diverso e quindi, da quello che io leggo anche sui giornali, i nerazzurri vogliono arrivare ad un altro calciatore. Duvan Zapata sarebbe ottimo ed assomiglia anche più dell'ex Roma a Lukaku perché ha strappi importanti, si carica la squadra sulle spalle come faceva con l'Atalanta, tiene palla, se la butta anche in profondità, attacca gli spazi al contrario di Dzeko. Se l'Inter riesce a combinare tutti e due, i valori cominciano ad avvicinarsi ad uno come Lukaku, però devono essere due. Non so se l'Inter lo farà. Il costo? L'Inter però deve competere a grandi livelli, deve affermarsi in campionato, deve lottare quest'anno anche per la Champions e cercare di non uscire subito, anche se perdendo Lukaku e Achraf Hakimi per me si è indebolita. Anche se magari farà degli acquisti importanti".

Bisoli parla poi di Radja Nainggolan, tornato in Belgio dopo la fine dell'avventura nerazzurra: "Evidentemente l'unica squadra italiana in cui voleva andare era il Cagliari, ma i sardi non potevano fare sforzi per accontentarlo a livello economico e quindi è tornato in patria. Sono convinto che la Serie A si priva di un giocatore importante perché non è vecchissimo ed ha ancora uno o due anni ad altissimi livelli. Il fattore economico nelle squadre è importantissimo, evidentemente il Cagliari non è riuscito ad accontentarlo e perdiamo così un protagonista dell'ultima fase della salvezza del Cagliari e di elevato valore. Quando ho avuto la possibilità e l'onore di allenarlo, ho sempre detto che era tra i primi 4-5 centrocampisti europei. Molte volte la differenza la fa quel piccolo particolare che fa sì che tu possa diventare un top player e guardare il capello. A lui è mancato questo perché ha tutte le caratteristiche per essere ancora uno dei più forti centrocampisti. Poi vincere con le squadre non è facile, ma anche l'Inter, che se ne è privata per darlo al Cagliari e non lo ha fatto lottare per lo Scudetto evidentemente avrà avuto i suoi motivi per far pendere la bilancia per questa scelta. Nainggolan deve avere qualche rimpianto perché aveva tutto per diventare un grandissimo giocatore di altissima qualità".

 
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