Boeri: "San Siro condiviso, io dico sì. E una volta avevo immaginato uno stadio a forma di luna per l'Inter"
Lunga e intrigante chiacchierata nello studio di Sky Sport 24 tra gli architetti Stefano Boeri, interista doc, e Fabio Novembre, tifoso del Milan.
Ecco i passaggi più interessanti del padre del 'Bosco Verticale': "Quando si progetta qualcosa per la propria squadra del cuore subentra una dimensione emotiva, c'è un rischio maggiore. Non si è del tutto lucidi. Io, ad esempio, avevo immaginato un progetto di uno stadio dell'Inter a forma di luna, e mi sono accorto che mentre lo facevo pensavo alla mia squadra come lunatica. Avevo perso lucidità....".
Spalletti architetto nerazzurro. "Noi anticipiamo il futuro con i nostri progetti, e in un certo senso un allenatore deve anticipare il movimento della palla in una precisa cornice geometrica. Infatti i tecnici che anticipano le partite hanno una marcia in più. La squadra è solida, costruita attorno all'imprevedibile potenza di Nainggolan. A me piace molto la formazione, in sé ha la debolezza di aver in un solo giocatore l'uomo chiave".
Si passa poi a parlare di Ibrahimovic, doppio ex del derby meneghino: "E' la summa del calcio del futuro, ha capacità atletica e una tecnica sofisticatissima. Metteva assieme cose inaspettate. L'ho associato in passato al Bosco Verticale che mette insieme la foresta, la pietra e il vetro".
San Siro condiviso. "Possiamo dirlo, io e Novembre la pensiamo come il sindaco Sala: facciamo diventare lo stadio per due, con due ingressi separati".
L'uomo derby. "Icardi è l'uomo decisivo, a volta ci fa arrabbiare, ma è straordinario e unico. E' imprevedibile, marcare uno come lui significa marcare un giocatore statico per 85' minuti e poi in una frazione di secondo te lo ritrovi dall'altra parte. Ma per me il derby si giocherà sul sul duello Asamoah-Suso, temo molto lo spagnolo".
Chiosa dedicata al pronostico, a dir poco scaramantico di Boeri: "Il Milan vince sicuramente, è più forte e solido. 3-1 per i rossoneri, con tripletta di Suso e gol di stinco di Skriniar".