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Bolchi: "Herrera ha tracciato un solco nel modo di concepire il calcio. L'Inter oggi ha intrapreso la strada giusta"

di Egle Patanè

Ricorre oggi il centodecimo anno dalla nascita di Helenio Herrera e per l'occasione Bruno Bolchi, che fece parte della grande Inter del mago argentino lo ricorda ai microfoni di Tutto Mercato Web: "Quando annunciarono il suo arrivo a Milano, Herrera fu preceduto da un battage pubblicitario incredibile. Arriva il mago, arriva lo stregone, questo era il senso dei vari discorsi. La prima qualità che impressionò di lui era la carica con cui trasmetteva alla squadra il suo entusiasmo. La sua prima rivoluzione fu sul piano degli allenamenti, che erano brevi ma intensi, a base di velocità e il 90% lavoro con la palla fra i piedi. E poi portò i suoi slogan per caricare tutto l'ambiente. Io ero giovanissimo, avevo vent'anni e a ventuno mi fece capitano della squadra. Lavorammo vari anni insieme poi le strade si separarono. Ha tracciato un solco nuovo nel modo di concepire il calcio". 

Guardando al presente come giudica l'Inter di quest'anno?
"Tutto sommato sono soddisfatto, il salto di qualità lo ha fatto anche se ultimamente è andata incontro a qualche battuta a vuoto. L'avvio è stato brillante però i grandi cambiamenti non possono avvenire nel giro di pochi mesi. L'Inter ha rivoluzionato la società, prendendo gente molto competente, c'è un gran tecnico e tanti nuovi giocatori. C'è bisogno di tempo. Non pensavo potesse vincere subito lo Scudetto ma mi auguravo che le distanze dalla vetta si riducessero. E così in effetti è stato. Guardando al futuro credo che l'Inter abbia intrapreso la strada giusta. Saprà rinforzarsi con giocatori di livello internazionale".


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